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Confartigianato, "la digitalizzazione della pubblica amministrazione è ancora difficile"

"In Italia la Pubblica amministrazione digitale rimane una chimera. La legittima richiesta dei cittadini e degli imprenditori di vedere sparire le scartoffie, evitare le code agli sportelli e gestire online tutte le pratiche burocratiche non si è ancora avverato."

"In Italia la Pubblica amministrazione digitale rimane una chimera. La legittima richiesta dei cittadini e degli imprenditori di vedere sparire le scartoffie, evitare le code agli sportelli e gestire online tutte le pratiche burocratiche non si è ancora avverato." "Grazie all’indagine dell’Ufficio studi di Confartigianato emerge chiaramente che i Comuni italiani gestiscono completamente via web soltanto il 3% dei servizi maggiormente richiesti dalla popolazione. Si conferma ancora una volta che, al di là della media nazionale, le cose cambiano nelle diverse zone del Paese. A Bolzano, in Emilia Romagna e in Veneto, la quota si alza al 6% mentre precipita all’1 e mezzo per cento in Liguria, Trento, Puglia e Sicilia. Lo studio di Confartigianato mette in luce poi che soltanto il 12% delle amministrazioni locali, tra regioni, province, comuni e Asl, riesce a trattare servizi pubblici on in rete in condizioni di piena sicurezza e tracciabilità. Non c’è da stupirsi, quindi, se soltanto il 16% degli Italiani spedisce via web moduli compilati agli uffici pubblici. Il ritardo digitale viene certificato anche dalla bassa percentuale di cittadini, appena il 23%, che si dichiara soddisfatto dei servizi pubblici, una quota che colloca il nostro Paese al penultimo posto nella classifica europea. La scarsa qualità ed efficienza dei servizi pubblici influisce sulla competitività delle aziende e, in proposito, il rapporto di Confartigianato mostra una situazione poco invidiabile: l’Italia è al 50° posto tra 190 Paesi del mondo per le condizioni che facilitano l’attività degli imprenditori."  si legge in una nota di Confartigianato

Chiarisce Marco Valenti, vicesegretario di Confartigianato Forlì “il piano del Governo mira a innovare la manifattura italiana facendo leva sulla qualità, puntando sulle competenze, sulla tradizione produttiva e le specializzazioni territoriali come fattori competitivi sul mercato globale, indipendentemente dalla taglia aziendale che li esprime. Sulla carta, Industria 4.0 è l’occasione per consentire alla piccola impresa e all’artigianato di compiere il salto di qualità, esaltando i punti di forza e la complessità espressa da artigiani e imprenditori che rappresentano il 99,4% del sistema produttivo. Un modo per coniugare l’artigianalità e la tradizione produttiva dei nostri associati, oggi più che mai votati alla continua innovazione. Diviene quindi indispensabile che anche l’interlocutore pubblico compia lo stesso sforzo, per essere al passo con le opportunità che la tecnologia offre.”

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