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Economia

Confidustria e Cna: parte una nuova collaborazione tra giovani imprenditori

L’incontro è stato il segno della ricerca di una collaborazione proficua tra associazioni di categoria che condividono la medesima prospettiva di crescita e sviluppo per l’economia del territorio

Il Gruppo Giovani di Confindustria Forlì-Cesena si è riunito in consiglio direttivo nella Sala del Consiglio della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. In questa occasione hanno partecipato anche Michele Donati e Lucia Salaroli,  rispettivamente presidente e vice presidente del Gruppo Giovani di Cna. Forlì. L’incontro è stato il segno della ricerca di una collaborazione proficua tra associazioni di categoria che condividono la medesima prospettiva di crescita e sviluppo per l’economia del territorio. “Cercare di fare squadra”, è così che Michele Donati ha salutato l’iniziativa, ringraziando i Giovani Imprenditori di Confindustria Forlì-Cesena per aver voluto avviare un’interazione tra organizzazioni che possa costituire un valore aggiunto per le imprese.

"Unire le forze e collaborare anche al fianco delle altre organizzazioni della Provincia è il primo passo per creare una rete di contatti che sia in grado di fornire maggiore sostegno alle iniziative delle imprese locali - ha ribadito Kevin Bravi, presidente dei Giovani di Confindustriali Forlì-Cesena -. L’impulso positivo che contraddistingue questi due Gruppi giovanili può fungere da incentivo per condividere gli obiettivi e individuare le vie per raggiungerli".

Ospite dell’incontro è stato il Questore della Provincia di Forlì-Cesena Loretta Bignardi, che ha illustrato la condizione positiva di ordine pubblico che vige nella Provincia, sottolineando la riduzione del numero di reati. Tuttavia, è stata evidenziata la necessità di attenzione alle situazioni criminali nelle aree limitrofe a Forlì-Cesena che possono avere effetti sul territorio. "Ci si è soffermati sull’importanza che ricoprono la sicurezza e la legalità, affinché un territorio sano possa svilupparsi economicamente senza innesti criminali - ha evidenziato Bravi -. Sempre più male intenzionati si mascherano e agiscono come imprenditori in attività che garantiscono profitti per la malavita organizzata. Anche per questo è opportuno che le imprese mantengano elevata l’attenzione sull'affidabilità delle realtà produttive con cui stringono relazioni".

"Da diversi anni purtroppo le organizzazioni criminali agiscono anche in Emilia-Romagna, come è stato portato alla luce da alcune indagini già note alla stampa - ha affermato la Dottoressa Bignardi -. La crisi del 2008 ha favorito l’infiltrazione di organizzazioni che hanno cercato di sfruttare le debolezze degli imprenditori in difficoltà. In condizioni di crisi economica, queste associazioni illecite riescono più facilmente a insediarsi attraverso la costruzione di una rete di collusione. Ciò costituisce un serio pericolo per il nostro sistema economico, che finora resta sostanzialmente sano». I consiglieri hanno approfittato della lunga esperienza del Questore per confrontarsi su questioni relative alla lotta alla criminalità, alla sorveglianza del territorio e alla cyber-sicurezza. Un’occasione per i membri di approfondire tematiche che incidono sulle attività imprenditoriali e la collettività e comprendere l’importanza di operare in sintonia e collaborare con le forze dell’ordine.

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