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Confindustria Romagna e Forlì-Cesena viaggiano assieme: "Seguiamo questa direzione senza problemi"

Confindustria Romagna, che riunisce gli industriali di Ravenna e Rimini, e Confinfustria Forlì-Cesena viaggiano in un progetto che le porteranno sempre più vicine

Confindustria Romagna, che riunisce gli industriali di Ravenna e Rimini, e Confinfustria Forlì-Cesena viaggiano in un progetto che le porteranno sempre più vicine, verso un'unione sotto le insegne di 'Confindustria Romagna'. A ribadirlo, a Castrocaro, sono i due presidenti Andrea Maremonti (Forlì-Cesena) e Paolo Maggioli (Romagna), suggellati dalla presenza della vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli. Per il momento, spiega Maremonti, ci si sta concentrando “sulle sinergie che stiamo ponendo in essere tra le società di servizi, perché lavorino al meglio sul territorio”. La conferma arriva da Maggioli: “Tutte le iniziative messe in campo tendono a creare una collaborazione, per stringere i ranghi tra di noi”. Per Mattioli, d'altra parte, le vere sfide non sono locali, ma all'estero: “Le imprese italiane sono riconosciute come straordinarie all'estero, ma quando abbiamo fatto squadra e dimostrato di fare sistema-Paese non ci ferma nessuno”.

Le due associazioni industriali romagnole per ora hanno formalizzato sotto un comune logo e una stessa 'etichetta' una piattaforma di servizi comuni che ora ha anche un suo sito internet. Ma le parole sono quelle di un avvicinamento sempre più spedito, messe da parte le resistenze di Forlì-Cesena che hanno portato al commissariamento dell'associazione industriali provinciale, numerose espulsioni e da alcune settimane il varo della nuova governance. Per Maggioli “stando assieme si possono raggiungere grandi obiettivi. Ci accomuna il fatto di dover crescere e guardare fuori dall'Italia, forti di un territorio con un milione di abitanti, con aziende che competono a livello nazionale e internazionale, con infrastrutture importanti, come il porto di Ravenna, la fiera di Rimini, gli aeroporti di Forlì e Rimini”. Anche per Maremonti, d'altra parte, “un'area vasta della Romagna corrisponde alle aspettative dei nostri associati. Come Forlì-Cesena ci portiamo dietro delle competenze specifiche e daremo risposte alla Romagna. La strada va in questa direzione senza problemi”.

Sono i ragionamenti fatti a margine di Romagna Business Meeting, la giornata di networking per parlare di business, che si è tenuta venerdì al Grand Hotel Terme di Castrocaro, organizzata da Confindustria Romagna e Confindustria Forlì-Cesena per lanciare il nuovo brand Romagna Business Multiservice, che riunisce le proposte commerciali delle rispettive società di servizi. “Abbiamo voluto questo momento conviviale a fine anno per dare possibilità agli imprenditori di incontrarsi, favorendo lo scambio di contatti e la conoscenza tra i territori e allo stesso tempo per gettare uno sguardo ai nuovi progetti del 2019”, spiegano i presidenti Paolo Maggioli e Andrea Maremonti”.

“La giornata di oggi – ha commentato il vicepresidente di Confindustria Licia Mattioli - si inserisce in un percorso in cui Confindustria offre un servizio  nuovo, che è quello del networking fatto in maniera strutturata, mettendo in rete le sue imprese sia sulla piattaforma fisica sia sulla piattaforma virtuale. Attraverso Connext vogliamo fare conoscere le tantissime iniziative fatte dal sistema Confindustria per gli associati e per i non associati”.  Romagna Business Multiservice riunisce l’ampia e differenziata offerta a mercato dei principali strumenti per fare impresa oggi. Dal welfare all’internazionalizzazione, dalle tecnologie innovative ai nuovi canali del credito, proposte complete e risposte tempestive ai cambiamenti in cui sono immerse le aziende, una bussola per orientarsi a 360 gradi e competere sugli scenari globali. 

Uno dei primi banchi di prova per testare il feeling ritrovato tra Forlì-Cesena da una parte e Ravenna-Rimini dall'altra sarà senza dubbio la partita degli aeroporti. Con la ripartenza del 'Ridolfi' di Forlì, per effetto di una cordata di imprenditori locali, c'è il rischio di far tornare attuale quella divisione in fazioni, anche tra attori economici e istituzioni, che affossò poi il sistema aeroportuale romagnolo? Mette le mani avanti Maggioli: “E' indispensabile una rete di collaborazioni, se si stringono accordi avremo tutto da guadagnarci, anche se dall'alto manca – come nelle fiere – una regia regionale”. Maremonti allarga la necessità di collaborazione anche all'aeroporto di Bologna: “Non si risolvono i problemi con la guerre locali”.

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