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La Uil a congresso, il segretario Foschi: "Forlì ha bisogno di un collegamento veloce con Cesena"

Ricordando i quattro nodi infrastrutturali principali del forlivese (l’aeroporto e la via emilia, lo scalo merci e la tangenziale), Foschi ha tracciato un'analisi della situazione

La sede della Fondazione Fornino-Valmori di Fratta Terme ha ospitato il nono congresso della Uil forlivese. "In queste settimane abbiamo svolto 100 e piu’ assemblee congressuali nei luoghi di lavoro e nei circoli e abbiamo coinvolto migliaia di iscritti - ha esordito Luigi Foschi, segretario uscente -. I congressi delle categorie hanno visto svilupparsi un ottimo dibattito e una qualificata partecipazione. Per il congresso della Uil di Forli’ sono stati eletti 134 delegati in rappresentanza di circa 15.000 iscritti su una popolazione del territorio di poco piu’ di 180.000 abitanti (uno ogni 12 abitanti compresi i bambini)".

VIABILITA' - Ricordando i quattro nodi infrastrutturali principali del forlivese (l’aeroporto e la via emilia, lo scalo merci e la tangenziale), Foschi ha analizzato: "Se da un lato per lo scalo merci dopo anni di difficile  start-up causati da inefficienze e da impedimenti creati ad hoc dalla regione, con l’arrivo di Lotras si puo’ affermare che il nostro scalo merci sta iniziando a lavorare molto intensamente, dall’altro e’ ormai in dirittura d’arrivo il pezzo di tangenziale che collega il casello autostradale,  a questo punto manca solo il collegamento da San Lorenzo alla Cava e poi anche Forli’ avra’ una tangenziale degna di questo nome". "Ma questo non basta, Forli’ la sua economia hanno bisogno anche di un collegamento veloce con Cesena, con la E45 - evidenzia il sindacalista -. A nostro avviso non sono fondamentali opere faraoniche che richiederebbero centinaia di milioni di euro e chissa’ quanto tempo, ma con un po’ di buona volonta’ forse basterebbe collegare la tangenziale di Forlimpopoli con quella di Cesena e gia’ un bel pezzo del problema sarebbe risolto".

AEROPORTO - Ma per la Uil "il vero interrogativo rimane l’aeroporto di Forli’. Si e’ appena concluso il terzo bando per la vendita a un privato dello scalo forlivese e finalmente abbiamo un’offerta di acquisto che viste le prime indiscrezioni ci sembra appropriata. questa offerta per il Ridolfi e’ stata giudicata da Enac idonea, ora bisognera’ aspettare il parere di Enac sul piano industriale,e se saremo bravi e fortunati prima della fine dell’anno potremo riaprire il nostro aeroporto. Noi attendiamo di poter incontrare gli investitori americani per iniziare a discutere nel dettaglio sul piano industriale, per vedere le sue ricadute sul piano occupazionale e sull’organizzazione del lavoro".

POLITICA - Focus anche sull'attuale scenario politico: "Sono passati 4 anni, ma sembrano molti di piu’, la crisi ha cambiato il volto di questo territorio, ma sicuramente il vero cambiamento e’ stato determinato dal cambiamento e dal rinnovamento della politica - evidenzia Foschi -. Il "ciclone Balzani" ha modificato il sonno di molti, ha rottamato una classe politica oramai alla frutta portando novita’ e competenza cercando di travolgere i vecchi schemi  anche a costo di grandissimi sacrifici personali. Alcune sue battaglie sono diventate anche le nostre. Mai il sindacato nel nostro territorio aveva avuto interlocutori istutuzionali ed economici attenti e disponibili come e’ successo in questi 5 anni". "E' sempre bastata una telefonata  per appianare le divergenze e per poi costruire una posizione spesso comune, e se oggi Davide Drei è sindaco, Marco Di Maio e’ un deputato molto apprezzato e tanti giovani si sono avvicinati alla politica e hanno creduto nel rinnovamento, questa è l’eredità che Roberto lascia dopo 5 esaltanti durissimi anni".

FUTURO - "Lavoreremo ogni giorno per rendere l'Ausl di Romagna sempre piu’ efficiente e sempre piu’ vicina ai cittadini - promette Foschi -. L’irst dovra’ diventare il polo encologico piu’ importante della regione e unico riferimento dentro l'Ausl unica. Il collegamento Forlì-Cesena dovra’ diventare una realta’. Il centro storico dovra’ cambiare faccia e dovrà ritornare come negli anni 80 vissuto e popolato dai cittadini forlivesi. L’unione dei comuni dovra’ prendere corpo nel piu’ breve tempo possibile per armonizzare e semplificare in tutti e 15 i comuni le procedure burocratiche e i vari servizi".

E ancora: "Lo scalo merci di villa selva dovra’ diventare un’importante snodo commerciale per avvicinare l’economia del sud alle rotte continentali anche tramite il rinato aeroporto, che, grazie a questo importante investitore american, dovra’ diventare un polo di attrazione commerciale e cargo per tutte le aziende romagnole". ''La politica dovrà assieme ai corpi intermedi della nostra societa’ forlivese e assieme alle forze economiche porre le basi per il rilancio e la crescita di questo territorio cercando in tutti i modi di consolidare l’esistente e di stimolare nuovi insediamenti produttivi e nuovi investimenti - conclude -. Questi punti sono per noi il programma di minima che ogni giorno dobbiamo cercare di costruire assieme alle altre forze sindacali per essere protagonisti e non spettatori di questa rinascita romagnola''.

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