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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Copua, le centrali cooperative: "Inaccettabile atteggiamento contro i lavoratori"

Rusticali, Lazzarani e Ciaroni raccolgono "l'invito delle organizzazioni sindacali - con cui stiamo lavorando in sinergia sin dalla prima ora di questa grave crisi - ad aprire un tavolo di confronto"

Sulla chiusura della Copua, Cooperativa Produttori Uova Associati che da oltre 30 anni produce, confeziona e commercializza uova soprattutto per la grande distribuzione alimentare, intervengono Valter Rusticali (presidente di Agci), Stefano Lazzarini (presidente di Confcooperative Forlì-Cesena) e Giancarlo Ciaroni (presidente di Legacoop Romagna), ritenendo "inaccettabile l'atteggiamento assunto nei confronti dei lavoratori e della comunità dai vertici della cooperativa".

Osservano Rusticali, Lazzarini e Ciaroni: "Le Centrali Cooperative, aderenti all'Aci, sin da subito impegnate in questa vicenda, stanno utilizzando e utilizzeranno tutti gli strumenti a loro disposizione, inclusa la possibilità di espellere Copua dalle proprie basi sociali, nel caso in cui l'azienda non dovesse recedere dai dannosi comportamenti assunti in questa occasione, comportamenti che nulla hanno a che vedere con i principi base della cooperazione".

Rusticali, Lazzarani e Ciaroni raccolgono "l'invito delle organizzazioni sindacali - con cui stiamo lavorando in sinergia sin dalla prima ora di questa grave crisi - ad aprire un tavolo di confronto sulla situazione emersa anche al fine di prendere le distanze da coloro che non applicano i principi fondanti della cooperazione. Tavolo che diventa necessario allargare anche ad altri Enti e Istituzioni al fine di presidiare in maniera sinergica la situazione di difficoltà. Sostenere la buona cooperazione significa anche valorizzare le imprese legate al territorio e superare, negli appalti pubblici, la pratica del massimo ribasso, reale o troppo spesso celato nella proposta economicamente più vantaggiosa".

"Pratica, questa, incoerente rispetto al progresso e, nel medio periodo, maggiormente onerosa, in quanto non rispondente agli standard di efficienza, qualità e sicurezza - concludono i presidenti di Agci, Confcooperative e Legacoop -. Gli stessi che in questi anni sono stati richiesti come carico d'investimento alle imprese e che ora paradossalmente finiscono col penalizzarle. Qui si manifesta il reale peso che si vuole attribuire allo sviluppo responsabile, che non può prescindere dal tutelare e promuovere le buone imprese e il buon lavoro che ne connotano l'identità".

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