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Economia

Da Forlì A Roma per chiedere l'equità fiscale

Anche da Forlì, Cgil, Cisl e Uil, saranno unite nella manifestazione di sabato a Roma, per chiedere al Governo interventi su crescita, occupazione ed equità fiscale

Anche da Forlì, Cgil, Cisl e Uil, saranno unite nella manifestazione di sabato a Roma, per chiedere al Governo interventi su crescita, occupazione ed equità fiscale. Partiranno 5 pullman per la capitale. Per partecipare ci si deve rivolgere direttamente ai sindacati. “L’aggravarsi della situazione economica e sociale a livello europeo impone l’esigenza di una svolta nella politica economica dell’Europa, concentrando l’attenzione sui temi della crescita e dell’occupazione accanto alle politiche di controllo del debito”, questo sostengono Cgil, Cisl e Uil.

“In Italia la grave situazione economica e l’emergenza finanziaria sono state affrontate senza una politica di crescita, attraverso drastiche, quanto ingiuste, misure sul sistema pensionistico, volte solo a fare cassa, e attraverso l’ulteriore aumento dell’imposizione fiscale, soprattutto sui redditi fissi (IMU sulla casa di abitazione, addizionali IRPEF regionali e comunali, aumenti IVA e dell’accise sulla benzina, blocco della rivalutazione delle pensioni sopra tre volte il minimo). Così facendo, il conto è stato ancora una volta pagato soprattutto dai lavoratori dipendenti e dai pensionati. - sostengono i sindacati - Anche in Italiala politica economica è chiamata a svolgere un ruolo centrale e la politica fiscale, che di essa fa parte, è determinante per portare il Paese fuori dalla crisi. Bisogna infatti, da un lato assicurare la tenuta dei conti pubblici e, dall’altro, liberare risorse per lo sviluppo, la crescita del Paese, a partire da quelle per incrementare la domanda dei consumi e gli investimenti. Viceversa,l’attuale Governo, con la nuova delega fiscale, ha perso l’occasione di interventi in questa direzione. Fermo restando le esigenze di riforma strutturale del fisco (revisione delle aliquote, unificazione della “no tax area” fra lavoratori e pensionati, introduzione di una patrimoniale ordinaria di tipo mobiliare e immobiliare, strutturalità della detassazione del premio di risultato e suo allargamento al Settore pubblico, previsione di forme di contrasto di interesse tra acquirente e venditore, dare rilevanza costituzionale allo Statuto del Contribuente ed al divieto di ricorrere a condoni fiscali), delle politiche di sviluppo (innovazione e conoscenza, politica industriale e dei diversi settori produttivi), di riduzione degli sprechi e dei privilegi del sistema di funzionamento istituzionale e amministrativo, occorrono azioni immediate che cambino la politica economica del Governo”.
 

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