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E' di Bolzano il nuovo ambasciatore dell'Albana: "Un vitigno che ha ancora tanto da raccontare"

Al giovane sommelier Ais sono andati 2mila euro del Consorzio Vini di Romagna e il titolo di ambasciatore del vitigno bianco per eccellenza della Romagna

E’ altoatesino il nuovo ambasciatore dell’Albana. Si chiama Andrè Senoner, ha 28 anni, abita a Laion in provincia di Bolzano e domenica scorsa (11 ottobre) a Bertinoro ha sbaragliato tutti vincendo la quarta edizione del “Master Romagna Albana”. Al giovane sommelier Ais sono andati 2mila euro del Consorzio Vini di Romagna e il titolo di ambasciatore del vitigno bianco per eccellenza della Romagna (prima Docg in Italia nel 1987). Il Master è organizzato da Ais Romagna, Comune di Bertinoro, Consorzio Vini di Romagna, Consorzio Vini di Bertinoro.

"Arrivo da una terra di grandi bianchi, ero curioso di conoscere questo vitigno che è unico in Italia – ha detto il neo ambasciatore - Tre anni fa volevo iscrivermi al Master, poi per questioni personali ha dovuto rinunciare. Il desiderio di tornarci mi è rimasto e così eccomi qua, addirittura vincitore. L’Albana è un vitigno dalle mille sfaccettature e questa è la sua forza: ha ancora tanto da far scoprire e raccontare. Cosa farò da ambasciatore? Prima di tutto alcune serate per farla conoscere in Alto Adige, Trentino e Veneto".

Il Master

Decisamente combattuta la gara che ha messo a confronto 14 concorrenti da quattro regioni d’Italia. Al termine della prova scritta della mattina, la gara nel pomeriggio si è fatta a 4 tra Davide Ritrovati (Empoli), Riccardo Ravaioli (Faenza), Andrè Senoner (Bolzano), Benedetta Costanzo (Arezzo). I finalisti si sono cimentati in varie prove davanti a un folto pubblico: degustazione, presentazione davanti a due ipotetici clienti, comunicazione, servizio, abbinamento con alcuni piatti. A giudicare i sommelier una giuria molto qualificata: Roberto Bellini (Vicepresidente Ais nazionale), Gilles Coffi Degboe (vincitore Master 2019), Roberto Giorgioni (presidente Ais Romagna), Simone Loguercio (migliore sommelier d’Italia 2018), Giancarlo Mondini (Ais Romagna), Ruenza Santandrea (Presidente Consorzio Vini di Romagna), Pierluigi Zama (Presidente Assoenologi Romagna). Il responso ha visto il successo di Andrè Senoner, secondo posto per Benedetta Costanzo, podio ex aequo per Corrado Ravaioli e Davide Ritrovati. A premiare il vincitore Ruenza Santandrea, insieme a Roberto Bellini, Roberto Giorgini, Gabriele Fratto e Mirko Capuano, sindaco e vicesindaco di Bertinoro. A Senoner è andato anche il Premio Speciale al Miglior Sommelier comunicatore del Romagna Docg Albana scelto da una giuria di giornalisti e produttori.

"Siamo soddisfatti della quarta edizione - spiega Roberto Giorgini, presidente di Ais Romagna -. Il livello dei partecipanti è sempre più alto così come la qualità dell’Albana cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni. La finale a quattro ha messo a confronto due toscani, un altoatesino e un romagnolo a testimonianza di come questo vitigno assume sempre di più una visibilità oltre i confini della nostra terra". "Il Master è un format molto efficace, aiuta a creare i comunicatori dell’Albana, coloro che poi la fanno conoscere in giro per l’Italia -e videnzia Ruenza Santandrea, presidente del Consorzio Vini di Romagna -. È un vitigno che non fa grandi numeri ma è in crescita, ha grandi potenzialità e soprattutto è solo nostro. Dobbiamo farlo conoscere sempre di più, questo evento va in questa direzione". Conclude Mirko Capuano, vicesindaco Bertinoro: "L’Albana è un vino unico che abbiamo solo noi in Romagna. A Bertinoro ha trovato il suo humus ideale nello Spungone. Vino al Vino, la due giorni che ospita il Master, è un evento di valorizzazione e conoscenza del nostro territorio".

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