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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Ferretti ai Cinesi: "Operazione positiva, ma il cervello rimanga qui"

Un "Effetto Marco Polo rovesciato", così Lorenzo Ciapetti, economista e direttore del Centro studi Antares, legge l'operazione del gruppo Shandong Heavy Industry Group nei confronti del colosso nautico

Un “Effetto Marco Polo rovesciato”, così definisce Lorenzo Ciapetti, economista, direttore del Centro studi Antares di Forlì, l'interesse che la Cina mostra nei confronti dell'Europa in termini di acquisizioni di imprese. Con Romagnaoggi-Forlitoday affronta l'argomento dell'accordo raggiunto tra la Ferretti Yachts e la compagnia cinese Shandong Heavy Industry Group. “La prima reazione è ovviamente positiva, perchè l'accordo permette di evitare cassa integrazione, chiusura o fallimento”.

“Partendo dal fatto che, negli ultimi anni, nè in Europa, né, tanto meno in Italia, si può parlare di invasione cinese, perchè gli investimenti diretti in Italia sono solo il 4% di quelli effettuati in Europa”, Ciapetti parla di una precisa 'mira' delle aziende Cinesi che fanno acquisizioni in Italia. “La Ferretti è un business milionario e potrebbe fornire la tecnologia e il know how di grandissimo livello da potere utilizzare poi in Cina, dove la produzione di yacht, rispetto alla popolazione ricca, non raggiunge certo le proporzioni che ci sono in Italia”. Una sorta di esportazioni di idee.

Insomma una perplessità che Ciapetti ha, “anche se adesso siamo solo all'inizio, ma bisogna riflettere bene su come salvaguardare le nostre peculiarità e conoscenze acquisite negli anni”. Il gruppo che ha voluto con tutte le forze entrare a fare parte della Ferretti, “tornando alla carica dopo un primo accordo non andato, è un gruppo cinese di 4.500 addetti che fanno trattori. Non è difficile dunque pensare al pericolo di una espropriazione di contenuti, quando l'interesse è per il 75% del capitale. Probabilmente il piano industriale dell'azienda forlivese sarà studiato per evitare questo”.

Un altro dubbio che fa pensare Ciapetti riguarda, a lungo termine, “la capacità di mantenere il lavoro sul territorio”. E di conseguenza tutto l'indotto di un'azienda come la Ferretti. Per ora, secondo l'economista, non ci sono altre aziende nel mirino, appetibili per gli investitori cinesi: “Hanno scelto la perla di punta del settore con un'operazione altamente strategica”.  
 

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