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Ferretti, il retroscena della trattativa. Ed Errani disse: "Nessun confronto per chiudere"

Ha evidenziato l'assessore provinciale Merloni: "Il presidente Vasco Errani ha avuto un approccio deciso, aprendo la discussione dicendo: ‘In questa regione non si aprono confronti per chiudere le aziende’".

Con due interrogazioni, il capogruppo del PdL Stefano Gagliardi ha chiesto aggiornamenti sulla situazione del gruppo nautico. L’assessore provinciale al Lavoro Denis Merloni ha replicato, facendo il punto sugli ultimi avvenimenti. "Nelle ultime tre settimane eravamo in un momento difficilissimo, con le questioni aperte di Ferretti, Electrolux e Alpi - ha esordito Merloni -. Si sarebbe potuto realizzare un filotto che avrebbe cambiato la faccia di questo territorio per i prossimi anni".

"Parlando di Ferretti, eravamo arrivati a un certo punto che il tavolo di confronto si era incagliato, in quanto la proprietà riteneva che il risparmio di 4,6 milioni era realizzabile solo con la chiusura dello stabilimento di Forlì - aggiunge l'assessore provinciale -. C’è stato successivamente un tavolo di crisi a Bologna, che è durato molto ore, con toni a tratti anche aspri, in cui la proprietà non voleva rinunciare alla chiusura di Forlì. Ma il fronte sindacale di tutto il gruppo ha tenuto, non c’è stata la fuga in avanti degli impianti che andavano bene. Devo riconoscere inoltre che il presidente Vasco Errani ha avuto un approccio deciso, aprendo la discussione dicendo: ‘In questa regione non si aprono confronti per chiudere le aziende’".

"Siamo entrati nel merito dei conti, dopo che l’azienda ha aperto ad una soluzione alternativa - chiosa ancora Merloni -. Grazie alla rimodulazione degli orari su tutti gli stabilimenti, 30 esodi incentivati, il blocco per quattro anni della contrattazione di secondo livello, e proroga dell’accordo di programma fino al 2018 si è trovata una valida alternativa. Ora il sogno è che in questa regione si concepisca un modo diverso e nuovo di fare le barche: ci siamo portati a casa una visione lunga. E’ la dimostrazione che quando un territorio nelle sue diverse articolazioni e i sindacati si muovono assieme i risultati si possono portare a casa”.

“Ho vissuto da bambino le gravi crisi contemporanee di Bartoletti, Mangelli e Bonavita - ha replicato Gagliardi -. Cambiò il volto della città. Sono molto contento del risultato raggiunto. Ci siamo messi in discussione anche noi come opposizione, noi su queste partite siamo sullo stesso fronte, per la difesa del territorio. La Provincia si è rivelata un interlocutore in grado di tenere unito tutto il fronte. Le persone fuori lo devono sapere: quando mancherà la Provincia mancheranno queste importantissimi funzioni”.

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