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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Fieravicola compie 50 edizioni: si guarda a Cina, Russia e Africa

La fiera inizia mercoledì e andrà avanti per tre giorni, vede la presenza di oltre 200 espositori, dei quali 152 italiani e 51 esteri

Fieravicola, il principale appuntamento fieristico “business” della fiera di Forlì, arriva alla 50° edizione. Una cifra tonda per una delle principali e più tradizionali fiere in Europa dedicata al comparto avicolo e alla sua filiera. Per uova e carni bianche la provincia di Forlì-Cesena rappresenta il 20% della produzione nazionale e il 35% dell'industria della trasformazione. Un polo economico consolidato, che trova nel palazzo di vetro della fiera il suo fulcro: al Mercato Avicolo di Forlì tuttora vengono fissati i prezzi di riferimento per questo comparto che in Italia vale 3,5 miliardi di euro, circa il 3,5% della produzione dell'industria alimentare italiana.

, che coprono tutti i settori merceologici della moderna avicoltura, dalla genetica ai presidi per la salute animale, dalle attrezzature per l’allevamento agli impianti per la trasformazione.  “Senza dimenticare – spiega  Gianluca Bagnara, Presidente di Fiera Forlì - i 140 delegati provenienti da Paesi stranieri che hanno già confermato la loro presenza a Forlì nelle prossime giornate di fiera”. Sono rappresentati Afghanistan, Algeria, Camerun, Cina, Congo, Costa d’Avorio, Etiopia, Ghana, Guinea, Iraq, Israele, Kosovo, Libia, Marocco, Nigeria, Pakistan, Senegal, Uganda, Russia. “È la prova della centralità di Fieravicola a livello internazionale e dell’interesse per l’innovazione tecnologica sviluppata in Italia, di cui siamo la vetrina più qualificata.  La nostra - continua Bagnara - non è più solo una manifestazione B2B per far incontrare i professionisti del settore, ma è una vetrina aperta a tutto il mondo”. I convegni saranno 10, di cui tre di rilievo nazionale. Inoltre, è stato annunciato, pur mantenendo la cadenza biennale di Fieravicola, sarà istituito un appuntamento “intermedio”  sotto il nome di Giornate Avicole, nel mese di febbraio.

Ma nel comparto avicolo non è tutto rose e fiori: “Purtroppo le recenti dinamiche dei consumi – ha detto Stefano Gagliardi, direttore di Assoavi - rendono sempre più urgente una maggiore valorizzazione del prodotto anche attraverso gli strumenti messi a disposizione dal “Sistema di qualità nazionale” uova,  una misura che confidiamo possa essere di aiuto al settore. La professionalità dei produttori è un valore fuori discussione, malauguratamente non siamo riusciti a trasmettere al consumatore questo valore: è invece proprio in questa direzione che dobbiamo andare per fornire un’informazione corretta e favorire un innalzamento delle quotazioni e dei consumi. Un evento specialistico e internazionale come Fieravicola rappresenta senza ombra di dubbio il miglior viatico per centrare un obiettivo tanto importante quanto necessario”.

Per celebrare i protagonisti del settore mercoledì, durante l’inaugurazione di Fieravicola sarà consegnato un “premio speciale alla carriera” ad un gruppo di imprenditori che con il loro lavoro hanno saputo far crescere l’avicoltura italiana, portandola ai livelli di eccellenza. Sarà un modo per far festa insieme, ricordare l’impegno di persone che hanno saputo vedere nell’avicoltura un settore dalle grandi potenzialità per tutto il Paese e che hanno dedicato la propria vita al coronamento di questo sogno.

A fissare i due poli su cui si deve muovere la Fieravicola è il vicesindaco Lubiano Montaguti: “Vocazione internazionale e marketing territoriale: sono le due indicazioni che abbiamo dato  alla presidenza di Bagnara”. Infatti, Fieravicola per la cinquantesima edizione guarda in particolare a tre mercati esteri: Africa, Russia e Cina. Lo spiega Michele Tampieri, coordinatore dell'Ufficio Estero della Fiera di Forlì: “La fiera vuole dare la possibilità di accompagnare gli operatori economici su mercati complessi, dobbiamo dare operatività. Stileremo tre protocolli d'intesa: il primo con l'equivalente di Assoavi in Cina, che ci permetterà di avere un padiglione italiano al Cae,  la quarta fiera al mondo nel settore. Stessa cosa per il Mwc Cereals in Russia, mentre in Africa partiamo con un protocollo in Algeria”. 

presentazione fieravicola 2017-2

IL PROGRAMMA 

Mercoledì 5 aprile
Si inizia alle ore 9.00 (sala Europa) con il forum dedicato all’export di “know-how e tecnologie zootecniche italiane in Cina”, cui farà seguito alle ore 15.30 (sala Borsa 2) l’incontro, promosso da Zao Bank e Fiera di Forlì dedicato al “sistema Italia al servizio dell’agroalimentare russo”. La giornata terminerà poi alle ore 16.00 (sala Europa) con un workshop su “agroparchi, sviluppo rurale e opportunità di investimento in Africa”.

Giovedì 6 aprile 
La giornata parte alle ore 9.30 (sala Europa) con il convegno organizzato da Mark Up e Fiera di Forlì sulle “prospettive della distribuzione nel settore avicolo. ll pensiero di retail e industria di settore: scenari futuri, il confronto con la politica e i consumatori” a cui parteciperanno i principali protagonisti della filiera e i buyer della gdo.
Sempre alle ore 9.30 (sala Borsa 2) inizierà anche il convegno promosso dalla sezione italiana della World poultry science association (Wpsa) e dedicato alle prospettive del settore avicolo nell’area del Mediterraneo, per scoprire insieme le possibili aree di espansione del comparto.
Alle ore 14.00 (sala Europa) è di scena la Società italiana di patologia aviare (Sipa) per l’incontro sullo “stato sanitario dell’avicoltura italiana: focus sulle principali malattie osservate durante il 2016”, un vero must per tecnici e veterinari.
In parallelo, sempre alle ore 14.00 (sala Borsa 2), si parlerà del “quadro normativo e delle prospettive di mercato per l’allevamento biologico” in Italia, promosso da Assoavi, Federbio e Fiera di Forlì.

Venerdì 7 aprile
Alle ore 9.00 (sala Europa) la Sipa torna a catalizzare l’attenzione sulle “malattie respiratorie virali nel settore avicolo: aggiornamenti diagnostici ed epidemiologici e strategie di controllo”, un momento di approfondimento essenziale per capire le azioni da intraprendere per proteggere gli allevamenti italiani.
Sempre alle ore 9.00 (sala Borsa 1) l’Asic (Associazione scientifica italiana di coniglicoltura) darà vita ad una tavola rotonda dedicata alla “sostenibilità della produzione cunicola”, in cui si parlerà delle recenti decisioni della Ue in tema di benessere animale.
Il tutto mentre alle ore 9.30 (sala Borsa 2) si parlerà di “valorizzazione delle uova italiane” in un incontro promosso da Assoavi e Fiera di Forlì, dedicato alle opportunità offerte dai marchi di qualità.
Un programma di alto livello per tuffarsi nella filiera avicola e cunicola alla ricerca di nuove prospettive di sviluppo.
Per conoscere i dettagli sui convegni e scoprire il nome dei relatori che parteciperanno agli eventi in calendario basta collegarsi al sito di Fieravicola (www.fieravicola.com).

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