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Il sottosegretario Castiglione inaugura FierAvicola: "Rafforzeremo la filiera"

Guido Sassi, presidente della Fiera di Forlì traccia un primo bilancio sull'andamento della manifestazione fieristica: "Anche per quest'edizione 2015 FierAvicola sta avendo un buon successo"

Seconda giornata di lavori per FierAvicola 2015, il salone internazionale biennale dell’avicoltura e della cunicoltura che si tiene alla Fiera di Forlì fino a venerdì. La manifestazione è entrata nel vivo e ha visto giovedì mattina la presenza di un vasto pubblico di professionisti del settore,  che hanno affollato il quartiere fieristico di via Punta di Ferro. La mattinata ha visto come momento centrale l’inaugurazione alla presenza di Giuseppe Castiglione, sottosegretario alle Politiche Agricole e Forestali, che dopo il taglio del nastro si è soffermato in una lunga e approfondita visita alla fiera, intrattenendosi con molti imprenditori del settore avicolo, un settore che in Italia “vale” 5,6 miliardi di euro come fatturato complessivo, producendo e trasformando 12,5 miliardi di uova e quasi 1,3 milioni di tonnellate di carni bianche.

La Romagna è tradizionalmente uno dei principali distretti italiani con circa il 20% della produzione nazionale di carni avicole, il 10% delle uova e il 35% della relativa industria della trasformazione. Per quanto riguarda le uova, Castiglione ha partecipato nel pomeriggio al convegno “Quale futuro per le uova in Italia ed in Europa? La carta vincente della qualità”. “A Forlì ho incontrato imprenditori con la voglia di credere nel futuro - ha evidenziato il sottosegretario-. Da parte nostra stiamo mettendo in campo scelte politiche finalizzate a rafforzare le filiere, la qualità e la tracciabilità, con un Sistema di Qualità Nazionale anche per le produzioni avicole”.

Il tema della certificazione della qualità nella filiera uova è stato posto con forza da Assoavi (Associazione Nazionale Allevatori e Produttori Avicunicoli). Sul punto Castiglione ha precisato: “Come Governo stiamo lavorando al varo di un decreto sui regimi di qualità, in questo senso quindi si può rispondere al tema sollevato da Assoavi per la filiera uova. Inoltre, con l’azione del Governo ci sono strumenti normativi adeguati di semplificazione per le imprese agricole”.

La collaborazione con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali è essenziale per l’Assoavi, come dettaglia il presidente Gian Luca Bagnara: “L’Assoavi ha intrapreso una percorso strategico di riorganizzazione della filiera come interprofessione, mirando a qualificare il prodotto italiano e attuando per la prima volta in Italia il Sistema di Qualità Nazionale. Questo metterà il consumatore in grado di capire le caratteristiche qualitative delle uova italiane. Siamo soddisfatti che questi obiettivi degli allevatori trovino un partenariato delle istituzioni, con il Ministero in prima linea, così come anche e della grande distribuzione”.

Presente all’inaugurazione anche il sindaco di Forlì, Davide Drei: “La vocazione internazionale che punta alla qualità è una caratteristica che ho visto oggi in diverse sezioni espositive visitando la FierAvicola, ed è una condizione per restare fra i leader al mondo del settore. FierAvicola rappresenta un traino per le imprese del territorio, in un settore che tra l’altro rappresenta un asset fondamentale per lo sviluppo e l’occupazione in Romagna. La fiera, pur essendo specializzata, presenta una varietà importante di espositori e da questa diversificazione dell’offerta bisogna ripartire per il rafforzamento nei prossimi anni. Anzi, nei prossimi anni ci dobbiamo riappropriare del concetto di agricoltura nella sua interezza e renderlo prioritario, dal momento che ci sono le condizioni per sviluppare ulteriormente il settore primario sul nostro territorio”.

Guido Sassi, presidente della Fiera di Forlì traccia un primo bilancio sull’andamento della manifestazione fieristica: “Anche per quest’edizione 2015 FierAvicola sta avendo un buon successo, dagli espositori mi arrivano indicazioni che si stanno concludendo buoni affari, con clienti interessati alla tecnologia italiana, che è all’avanguardia a livello europeo e mondiale. Si tratta di clienti che vengono dal bacino del Mediterraneo e dal Medio Oriente, ma anche dall’Estremo Oriente e dai Paesi africani emergenti. Molti di questi imprenditori esteri sono stati invitati direttamente dalla Fiera di Forlì e la loro presenza decreta un successo che avviene in un momento difficile come quello attuale. Grazie all’impegno dei nostri collaboratori siamo riusciti a dare ancora una volta un’importante vetrina per l’avicoltura”.

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