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Economia

Formula Servizi scelta dal Sindacato Europeo per parlare di dialogo sociale

Giovedì scorso a Bruxelles, nella International Trade Union House, il Direttore Generale della cooperativa Graziano Rinaldini è stato protagonista di una conferenza, insieme al segretario della Uil-Tucs nazionale Paolo Andreani

Il successo imprenditoriale può nascere dal dialogo sociale e con i lavoratori, anziché dal conflitto continuo? Sì, secondo la Commissione Europea e la Confederazione Europea dei Sindacati (European Trade Union Confederation), che hanno scelto la cooperativa forlivese Formula Servizi come “best practice” a livello continentale. Giovedì scorso a Bruxelles, nella International Trade Union House, il Direttore Generale della cooperativa Graziano Rinaldini è stato protagonista di una conferenza, insieme al segretario della Uil-Tucs nazionale Paolo Andreani.

In un settore estremamente competitivo come quello dei servizi – ha detto Marina Monaco di European Trade Union Confederation, presentando Rinaldini – Formula Servizi ha fondato il proprio successo sulla capacità di contrattazione, di informazione, consultazione e partecipazione sostanziale dei lavoratori all'attività dell'impresa. Su queste basi ha creato una serie di innovazioni di processo di cui beneficiano i soci e i dipendenti, ma anche innovazione sociale ed economica per tutta la propria comunità di riferimento».

«Quando il modello organizzativo della cooperativa va incontro alle esigenze dei lavoratori – ha spiegato Rinaldini nel suo intervento – i benefici sono per tutti». In una cooperativa in gran parte femminile, ad esempio, l'ampio ricorso al part-time, di cui godono 900 persone, ha consentito di diminuire in maniera drastica la rotazione del personale, mentre allo stesso tempo le lamentele dei clienti si sono ridotte quasi a zero. «Perché la motivazione personale e i risultati – ha detto Rinaldini – passano soprattutto dal dialogo e dalla responsabilizzazione degli operatori».

Rinaldini ha quindi portato il caso dell'ospedale di Cesena, dove sono impiegate circa 150 persone per servizi di pulizia e logistica. «Alcuni anni fa in accordo con i Sindacati, dopo un referendum e attraverso consultazioni continue con i lavoratori e la direzione sanitaria, abbiamo variato l'orario di lavoro da sei giornate a cinque. Abbiamo avuto ottimi risultati, anche in questo caso nati dalla condivisione degli obiettivi e dalla partecipazione diretta».

Rinaldini, infine, ha portato tre elementi che nella sua esperienza hanno un ruolo chiave nella costruzione di un rapporto proficuo con la base sociale: la capacità di ascolto, realizzata attraverso indagini anonime sul gruppo dirigente (all'ultima, nel 2012, hanno partecipato 900 persone); la partecipazione democratica alla vita della cooperativa, che consente a tutti di candidarsi a fare parte degli organi amministrativi, e la formazione continua, «in particolare dei giovani, che devono trovare riconosciuti i propri meriti e avere percorsi di carriera certi».

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