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Fusione tra due storiche coop di servizi alla persona: nasce un soggetto da quasi 350 addetti

Nuova fusione nel mondo cooperativo: la storica cooperativa Acquarello, con oltre trent'anni di storia e specializzata nei servizi per l'infanzia, va confluire in 'Formula servizi alla persona'

Nuova fusione nel mondo cooperativo: la storica cooperativa Acquarello, con oltre trent'anni di storia e specializzata nei servizi per l'infanzia, va confluire in 'Formula servizi alla persona', la cooperativa nata nel 2013 dallo scorporo dei servizi alla persona di 'Formula servizi'. Si forma così un nuovo soggetto cooperativo che va dai servizi sociali, sanitari e riabilitativi destinati ad anziani e persone con problemi psichiatrici a quelli per la prima infanzia. Essendo tecnicamente un'incorporazione, la coop Acquarello confluisce in 'Formula'. L'Acquarello nell'ultimo anno ha erogato servizi in 16 Comuni per 1.573 famiglie.

La cooperativa sociale di tipo A Acquarello fondata nel 1988 a Forlì, raggiunge nel 2018 un fatturato annuo di 2 milioni e seicento mila euro, e annovera 130 addetti di cui 89 soci. Il suo bacino territoriale di riferimento va da Forlì fino a Cattolica. Formula Servizi alle Persone, anch'essa coop sociale di tipo A, è stata fondata nel 1987 a Riccione come 'Riccione sevizi', produce un  fatturato di 7 milioni di euro circa, attraverso il lavoro di 215 lavoratrici e lavoratori di cui 102 sono soci; il suo bacino territoriale va da Santa Sofia in provincia di Forlì-Cesena fino a Sassofeltrio nella regione Marche. Con la fusione il fatturato della nuova Formula Servizi alle Persone arriverà a 10 milioni annui e 343 occupati, dei quali il 46% è rappresentato dall’area educativa e dai servizi all’infanzia. Il tutto nell'alveo del gruppo 'Formula' che con le sue 6 cooperative sviluppa lavoro per 3.800 persone.

“Con questa fusione per incorporazione – illustra Francesca Gennari, presidente di Formula Servizi alle Persone – abbiamo unito forze positive per affrontare con maggior solidità le sfide che il futuro ci pone di fronte. Ora siamo un'unica realtà solida di alto spessore. L’impegno per noi è rinnovare la qualità del lavoro che produciamo ogni giorno con entusiasmo, umanità e professionalità nei confronti di tutte le persone che usufruiscono dei nostri servizi. La nostra intenzione è quella di costruire ogni giorno una 'comunità della cura', contro la 'comunità del rancore'. Pazienza, accoglienza, disponibilità e integrazione: siamo portatori ogni giorno di questi valori”.

Nasce una nuova coop per i servizi alla persona

“Non è stato facile rinunciare al nostro nome e al nostro logo – spiega Paola Rossi responsabile Area Educativa ed ex presidente di Acquarello –, ma l'abbiamo fatto per la costruzione di un futuro. Da sempre fra le due realtà c'è stata sintonia di intenti e di visione sul concetto di 'bambino', quindi è una buona notizia quella che diamo oggi: i servizi che storicamente Acquarello offriva, il suo personale e i suoi progetti non cambiano. L’unione ci renderà più forti ed efficienti”. Per Rossi il punto di forza di Acquarello è sempre stata la capacità di “coniugare il benessere dell'infanzia con le esigenze di flessibilità avanzate dalle famiglie, un nuovo welfare su cui, con la fusione, potremo dare servizi innovativi”.

A celebrare il matrimonio tra le due coop sono intervenuti i vertici di Legacoop e il sindaco Davide Drei, che ricorda come “nei servizi alla prima infanzia a Forlì c'è sempre stata la compresenza  della cooperazione a fianco dell'istituzione pubblica e questo fa della nostra città una delle esperienze storicamente più avanzate”. Drei ha indicato anche l'obiettivo, con la fusione, di creare nuove occasioni di occupazione. E se Alberto Alberani, vice-presidente nazionale di Legacoop Sociale contesta apertamente quella parte del contratto di governo Lega-M5S in cui – spiega - “c'è scritto asili gratis per tutti tranne che per gli immigrati”, dal presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti arriva l'invito “a non ingrandire una cooperativa come fine a sé stesso, magari per la vanità dei suoi dirigenti, ma farlo se c'è un vantaggio di mutualità sia per i lavoratori, perché la cooperativa è prima di tutto la creazione di lavoro di qualità per i suoi addetti, sia per i servizi erogati, perché come cooperative siamo comunità che genera comunità”.

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