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Fusione Confindustria: Ravenna e Rimini partono, Forlì-Cesena è più fredda

In questo caso la più "fredda" è la componente di Forlì-Cesena (mentre per la fusione delle Camere di Commercio è stata Ravenna a sfilarsi)

Confindustria verso la fusione in un'unica associazione romagnola. Ma in questo caso la più “fredda” è la componente di Forlì-Cesena (mentre per la fusione delle Camere di Commercio è stata Ravenna a sfilarsi). E' arrivato il semaforo verde da parte degli organismi direttivi di Confindustria Ravenna e Unindustria Rimini al progetto di fusione presentato dal Comitato di presidenza dell''Unione federativa costituita il 28 ottobre 2014 tra le associazioni romagnole.  A comporlo i tre presidenti Guido Ottolenghi per Ravenna, Paolo Maggioli per Rimini e Vincenzo Colonna per Forlì'-Cesena.

Il progetto sviluppa i punti chiave individuati dalle assemblee delle tre associazioni il 28 ottobre 2014 a Castrocaro "in modo giudicato soddisfacente dal Comitato di presidenza federale e dagli organismio direttivi". La sostanza del progetto e'' "viva e vitale", sottolinea il presidente federale Maggioli, ribadendo che le "Associazioni di Ravenna e Rimini proseguono il loro cammino con la piena apertura verso ogni meccanismo utile per proseguire anche con Forli''-Cesena". La parola passa adesso alle assemblee che hanno dato avvio al percorso di fusione: nelle more delle determinazioni conclusive dell''associazione di Forlì-Cesena, quelle di Ravenna e Rimini proseguono con le attivita'' prodromiche all''unificazione (da Agenzia Dire)

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