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Economia

Raccolta e gestione dei rifiuti, Cna chiede un regolamento unico

Oltre 150 imprese all’assemblea annuale di Cna Colline forlivesi a Rocca delle Caminate, dedicata al nuovo modello di raccolta e gestione dei rifiuti

Presenti oltre 150 imprese all’assemblea annuale di Cna Colline forlivesi, che si è tenuta lunedì a Rocca delle Caminate ed è stata dedicata al nuovo modello di raccolta e gestione dei rifiuti. Nella sua introduzione, il presidente di Cna Colline forlivesi Mauro Turchi ha illustrato i dati dell’area territoriale, che copre complessivamente 14 comuni dell’entroterra forlivese e rappresenta quasi 1.300 imprese, che danno lavoro complessivamente a 5.000 persone. "Cna - ha ricordato - è l’associazione più grande del territorio, con una quota di mercato del 29% e punte che arrivano al 35%: quasi 1 azienda su 3 è associata alla Cna. Dietro alle imprese ci sono tante famiglie e cittadini che in qualche modo si riconoscono nel sistema Cna. Senza dimenticare i 1.100 pensionati associati nell’area. Cna è presente con ben 9 uffici, che occupano complessivamente 40 collaboratrici e collaboratori".

A seguire, la tavola rotonda è stata dedicata al tema “Verso un nuovo modello di raccolta e gestione dei rifiuti. Scenari e nuove opportunità per le imprese del territorio”. Il presidente di Cna Forlì-Cesena, Lorenzo Zanotti, ha sottolineato da un lato "come la tariffa puntuale, che sarà ora introdotta, sia da circa vent’anni una richiesta di Cna, in nome del principio di equità per cui si paga in base a quanto rifiuto si produce. Con l’impegno a ridurre la produzione di rifiuti, a beneficio dell’ambiente ma anche a vantaggio economico delle imprese".

Nel suo intervento, il direttore di Alea Ambiente, Paolo Contò, ha presentato gli obiettivi della nuova gestione, "che punta in un anno al raggiungimento di una percentuale di raccolta differenziata del 74%, alla diminuzione del rifiuto totale prodotto del -22%, alla diminuzione del rifiuto secco residuo prodotto del -54%. Obiettivi che si possono raggiungere solo con il coinvolgimento responsabile del territorio, nel quale un’associazione come Cna gioca un ruolo importantissimo".

Un tema molto attuale, lanciato da Zanotti e ripreso da Contò, è quello di "come questo cambiamento si possa tradurre in opportunità imprenditoriali: come è successo in altri territori, a Treviso in particolare, la gestione dei rifiuti speciali (che sono la maggioranza di quelli prodotti dalle imprese) ha dato vita a una vera e propria filiera, nella quale lo scarto diventa materia prima per nuove lavorazioni". Un servizio che può essere rivolto sia direttamente alle imprese sia, come ha sottolineato Contò, alla stessa Alea Ambiente come fornitori. Zanotti ha evidenziato che il ruolo di Cna, nei prossimi mesi, "sarà anche quello di far incontrare imprese con esigenze simili, sia per risolvere eventuali problematiche, sia per contribuire a far nascere nuovi business nell’ambito della cosiddetta “economia circolare”, basata sulle 3 R: riduci, riusa e ricicla".

Turchi ha sottoposto un’importante richiesta di Cna a Giorgio Frassineti, presidente dell’Unione Comuni della Romagna Forlivese, ossia "quella di un unico regolamento per la gestione dei rifiuti per tutti i comuni coinvolti, per semplificare la vita e il lavoro delle imprese". In conclusione, il direttore generale di Cna Forlì-Cesena Franco Napolitano ha richiamato quanto sta facendo l’associazione, "che rappresenta oltre 360 settori merceologici, per supportare le imprese. In particolare, chiedendo ad Alea di occuparsi anche della gestione dei rifiuti speciali. Cna continuerà a essere vicina alle imprese nei prossimi mesi con incontri tecnici, sia a livello di territorio sia per settori specifici che hanno delle problematiche comuni".

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