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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Hera, i sindacati scrivono ai sindaci: "Aspettative non realizzate"

Si è svolta martedì a Bologna l'assemblea delle Rsu-Rsa-Rls dei Lavoratori del Gruppo Hera, congiuntamente al Coordinamento Sindacale del Gruppo, per una riflessione su gli indirizzi strategici e le attività dell'azienda

Si è svolta martedì a Bologna l'assemblea delle Rsu-Rsa-Rls dei Lavoratori del Gruppo Hera, congiuntamente al Coordinamento Sindacale del Gruppo, per una riflessione su gli indirizzi strategici e le attività dell'azienda. “Il Piano Industriale 2011 – 2015 (P.I. 11 -15) del Gruppo Hera non realizza le aspettative da noi attese – si legge nel documento finale - nonostante un risultato economico e gestionale tendenzialmente positivo, che risulta migliore di molte altre Imprese di produzione”.

I lavoratori vorrebbero “riconoscere in Hera, una Società di Servizi Pubblici Locali, che contribuisca, a maggior ragione in questa fase di crisi, ad uno sviluppo industriale e dei servizi, di qualità, ecocompatibile, che migliori il rapporto con il territorio ed il lavoro. Registriamo invece, una contrazione tendenziale degli investimenti e dei budget destinati alle attività sul territorio, mentre si consolidano i dividendi per gli azionisti, si mantiene un livello di indebitamento troppo alto, che limita Hera nel divenire un efficace “volano” per lo sviluppo”.

“La contrazione degli investimenti produce inoltre disoccupazione nell’indotto – continua il documento -. Il confronto sindacale di approfondimento dei contenuti del P.I. 11 – 15 si sta sviluppando, sia come Gruppo, che a livello locale, nei Territori, con un livello di dettaglio che riteniamo insufficiente  e che non consente di comprendere efficacemente le ricadute sul piano produttivo ed occupazionale. Va sviluppato maggiormente il confronto sindacale nei siti, a livello locale, sul territorio”.

“Gli indirizzi industriali di Hera, per i prossimi anni, non ci convincono, perché, nel produrre una riduzione degli investimenti, innescano processi di riorganizzazione, che contraggono il profilo e lo sviluppo industriale dei propri cicli integrati (acqua, energie, rifiuti), comprimendo la qualità del rapporto con il territorio – proseguono lavoratori e sindacati -.  Per le imminenti gare del gas, sarà necessario formulare offerte adeguate, accompagnate da progetti innovativi, utili a mantenere ed estendere gli ambiti gestiti”.

Per il servizio idrico, “occorre evitare il taglio degli investimenti, che potrebbe determinare, il blocco dei progetti di estensione, bonifica e potenziamento di impianti e reti, necessari allo sviluppo del territorio e all'efficienza complessiva del sistema. Bisogna riprendere, diversamente dagli ultimi anni, l'incremento degli interventi per sostituzione reti di acquedotto e fognatura”.    

Hera, continua il documento, “non sembra intenzionata a raccogliere le opportunità date dalla forte richiesta di sviluppo sostenibile: l’efficienza energetica, il risparmio delle risorse naturali, il recupero ed il riuso dei rifiuti, le politiche per il consumo consapevole, sono campi di ricerca ed innovazione che possono  trasformarsi in nuove opportunità industriali, di nuova occupazione e di business per l’intero Gruppo ed il Territorio. Gli Azionisti devono contribuire ad indirizzare Hera verso questi obiettivi. Inoltre, al forte impegno nello sviluppo commerciale, dovrebbe corrispondere un altrettanto forte azione di consolidamento e sviluppo delle reti e degli impianti industriali”.

La costante diminuzione del livello di presidio delle attività operative svolte con maestranze interne all’Azienda, accompagnata dal ricorso massiccio all’esternalizzazione, mette in difficoltà la capacità di presidio delle attività, consegnando a terzi la gestione ed il controllo di parti fondamentali dei cicli di cui Hera, invece, dovrebbe essere gestore e garante – proseguono sindacati e lavoratori -. E’ necessario definire, in modo condiviso, il “confine” delle attività che si possono esternalizzare,  Hera, attraverso la pratica dell’Etica di Impresa e della Sostenibilità, deve impegnarsi per garantire diritti e sicurezza ai lavoratori degli appalti, andando oltre la semplice applicazione di ciò che la legge dispone”.

Questa la conclusione: “La nostra valutazione del Gruppo Hera non può fermarsi alla semplice misurazione di risultati di gestione, ma punta allo sviluppo di una Impresa che eserciti le proprie attività in modo innovativo, oltre che redditizio, salvaguardando l’ambiente e valorizzando il lavoro, nel rispetto delle esigenze del territorio e dei cittadini. Queste valutazioni devono portare tutti i soggetti coinvolti, Sindaci, Azienda, Lavoratori, Cittadini, ad una riflessione, non di facciata, che modifichi, adeguandoli, gli indirizzi futuri del Gruppo Hera”.

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