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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Hera, rinnovate le cariche sociali. Approvato il dividendo a 10 centesimi

"La riconferma di presidente esecutivo e amministratore delegato testimonia la continuità nella governance del Gruppo, uno dei principali punti di forza del Gruppo Hera", si legge nell'informativa di Hera.

Si è riunita mercoledì mattina l’assemblea ordinaria e straordinaria dei Soci Hera. Fra le diverse deliberazioni assunte, l’assemblea ha provveduto alla nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il prossimo triennio. È stato, inoltre, approvato il bilancio economico 2019 e la conseguente distribuzione di 10 centesimi di dividendo per azione.

Approvazione del bilancio con risultati in forte crescita

Nella seduta ordinaria l’Assemblea ha approvato il bilancio economico 2019, che ha evidenziato risultati in ulteriore miglioramento rispetto al precedente esercizio più che compensando gli importanti impatti della parziale ulteriore riduzione degli incentivi per i termovalorizzatori e dei minori margini dei clienti in salvaguardia. La partnership con Ascopiave, finalizzata a dicembre 2019 che ha portato alla creazione del principale operatore energy del Nord Est, contribuirà ai conti fin dall’inizio del corrente esercizio.

In particolare, l’esercizio 2019 si è chiuso con ricavi per 7.443,6 milioni di euro (+12,3%), margine operativo lordo a 1.085,1 milioni (+5,2%) e un utile netto per gli azionisti a 385,7 milioni (+36,8%). Il percorso di sviluppo del gruppo, nei 17 anni dalla nascita, continua a bilanciare attività regolamentate e a libero mercato, crescita interna ed esterna, con il raggiungimento di importanti economie di scala e sempre maggiori sinergie, grazie a una strategia industriale multi-business, che nel tempo si è confermata vincente per Hera, oggi prima multiutility in Italia per capitalizzazione.

Al via la distribuzione di un dividendo pari a 10 cent./azione

L’assemblea ha quindi approvato la proposta del Consiglio di Amministrazione di distribuire un dividendo di 10 centesimi di euro per azione, in linea con quanto già annunciato nel Piano industriale. Lo stacco della cedola avverrà il 6 luglio 2020, con pagamento a partire dall’8 luglio 2020. Complessivamente gli azionisti hanno quindi beneficiato nel 2019 di un ritorno del 50%, frutto del rendimento annuo del dividendo approvato e dell’aumento del titolo Hera nel corso del 2019 sostenuto dai risultati sopra le attese e dell’ingresso nell’indice Ftse Mib. Viene riconfermata, si legge nell'informativa di Hera, "una forte attenzione alla creazione di valore per tutti gli stakeholder e lo stesso Piano industriale prevede una politica dei dividendi trasparente e in crescita, per arrivare fino a 12 centesimi nel 2023".

Il bilancio di sostenibilità: Mol a valore condiviso a 422,5 milioni

Durante l’assemblea è stato presentato il bilancio di sostenibilità 2019, che evidenzia "come il miglioramento dei risultati economico-finanziari vada di pari passo alla crescente creazione di valore condiviso e alle positive ricadute per i territori serviti, nell’interesse delle comunità locali e, più in generale, di tutti gli stakeholder in linea con i Global Goals delle Nazioni Unite". In particolare, nel 2019 il Mol a valore condiviso del Gruppo Hera è stato di 422,5 milioni di euro e rappresenta il 39% del Mol complessivo (+13% rispetto ai 375,2 milioni dell’anno precedente). Un risultato perfettamente in linea con la traiettoria segnata dal Piano industriale, che proietta al 2023 questo valore al 42%.

Il rinnovo del Consiglio di Amministrazione

Si è proceduto, inoltre, al rinnovo del Consiglio di Amministrazione per il prossimo triennio (in scadenza con l’Assemblea che approverà il bilancio 2022). In relazione all’esito della votazione, risultano nominati: lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera): Tomaso Tommasi di Vignano, Stefano Venier, e i consiglieri indipendenti Gabriele Giacobazzi, Monica Mondardini, Fabio Bacchilega, Danilo Manfredi, Lorenzo Minganti, Manuela Cecilia Rescazzi, Marina Vignola, Alessandro Melcarne e Federica Seganti; lista di minoranza: i consiglieri indipendenti Erwin Paul Walter Rauhe, Paola Gina Maria Schwizer, Alice Vatta, Bruno Tani.

Il rinnovo del Collegio Sindacale

Per quanto riguarda il Collegio Sindacale, sono risultati nominati per la Lista di maggioranza (espressione del patto di sindacato dei soci pubblici Hera) Marianna Girolomini, Antonio Gaiani (sindaci effettivi), Valeria Bortolotti (sindaco supplente); per la Lista di minoranza Myriam Amato (presidente) e Stefano Gnocchi (sindaco supplente).

Presenza femminile in Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

La composizione degli organi sociali dà piena attuazione alle disposizioni della Legge numero 160 del 27 dicembre 2019 in vigore dal 1° gennaio 2020 che, a superamento della precedente Legge numero 120 del 2011, ha innalzato la percentuale di componenti da almeno un terzo a due quinti sia per l’organo amministrativo che di controllo e ha accresciuto il periodo di vigenza del nuovo criterio di riparto per sei mandati consecutivi. La presenza femminile in consiglio di amministrazione pesa per 6 membri su 15 e in Collegio Sindacale per 1 membro su 3 componenti effettivi. Per quanto riguarda il Collegio Sindacale la Comunicazione Consob numero 1 del 30 gennaio 2020 ha chiarito, infatti, che per la nomina degli organi di controllo composti da tre membri effettivi, trova applicazione il criterio di arrotondamento per difetto all’ unità inferiore.

Le altre deliberazioni approvate

L’Assemblea ha approvato, inoltre, il rinnovo dell’autorizzazione al Consiglio di amministrazione all’acquisto di azioni proprie (e modalità di disposizione delle medesime), per un controvalore fino a 270 milioni di euro per 18 mesi, con annessa revoca della precedente deliberazione dello scorso anno per la parte non eseguita. Il rinnovo dell’autorizzazione all’utilizzo delle azioni proprie è stato richiesto per perseguire le finalità consentite dalla normativa e dalle prassi di mercato ammesse, al fine di aumentare la creazione di valore, nell’ambito di operazioni per le quali si concretizzino opportunità di investimento come avvenuto lo scorso esercizio con la fusione di Cosea Ambiente e CMV finanziate con le azioni proprie in portafoglio. L’Assemblea ha, infine, approvato la Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, in linea con le best practice internazionali.

Riconfermati presidente e amministratore delegato

L’organo ha provveduto alla nomina, di presidente, vicepresidente e amministratore delegato. Alla presidenza di Hera, come amministratore esecutivo, è stato riconfermato Tommasi di Vignano. Bresciano, guida il Gruppo Hera sin dalla nascita nel 2002, dopo una lunga esperienza nelle telecomunicazioni e nel settore delle utility. Vicepresidente Hera (non esecutivo) è stato nominato Gabriele Giacobazzi. Modenese, è presidente dell’Ordine degli Ingegneri e professore a contratto alla facoltà di Ingegneria dell’Università di Modena e Reggio Emilia. Tra gli incarichi ricoperti in passato, è stato presidente della cooperativa Politecnica, nel settore progettazione, e ha presieduto l’Oice, l’Associazione nazionale delle organizzazioni di progettazione aderente a Confindustria. Come amministratore delegato è stato riconfermato Stefano Venier. Udinese, in Hera dal 2004, dove ha ricoperto in passato la carica di direttore generale Sviluppo e Mercato. In precedenza, Venier ha svolto incarichi di crescente responsabilità nel Gruppo Eni e presso una primaria società di consulenza internazionale, di cui è stato, fra 2002 e 2004, Vicepresidente Energy & Utilities. "La riconferma di presidente esecutivo e amministratore delegato testimonia la continuità nella governance del Gruppo, uno dei principali punti di forza del Gruppo Hera", si legge nell'informativa di Hera. 

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