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I prezzi al consumo, focus sulla Provincia: in salita abbigliamento e servizi sanitari

Flessione dei prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione (-0,4%), e dell’abitazione (come affitti e utenze) (-1,9%),

Inflazione negativa, diminuzione generale dei prezzi  con riferimento ai beni, mentre è positiva, aumento generale dei prezzi, ma moderata, per la componente dei servizi. Queste le principali dinamiche che emergono dall’analisi degli indici ISTAT dei prezzi al consumo per i capoluoghi di Forlì e di Rimini, elaborate dall’Ufficio Informazione Economica della Camera di commercio della Romagna ed estendibili alle relative province.

Nell’ambito dell’Osservatorio Economico, la Camera di commercio della Romagna – Forlì-Cesena e Rimini ha elaborato alcuni dati circa l’andamento dell’inflazione nei territori di riferimento dell’Ente, per i primi 8 mesi dell’anno. Di seguito l'analisi provinciale.

La dinamica dei prezzi al consumo in provincia di Forlì-Cesena

In termini tendenziali (vale a dire rispetto ai 12 mesi precedenti, N.d.R.), ad agosto 2019, la variazione dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT per l’intera collettività (NIC) per il capoluogo di Forlì (estendibile alla provincia di Forlì-Cesena) è stata pari al -0,1%. Una dinamica inflativa pertanto stabile rispetto ai 12 mesi precedenti, dovuta alla flessione dei prezzi dei servizi ricettivi e di ristorazione (-0,4%), dell’abitazione (come affitti e utenze) (-1,9%), degli articoli e servizi per la casa (-0,2%), alla moderata crescita dei trasporti (+0,2%) e alla stabilità dei prodotti alimentari; queste 5 voci costituiscono circa il 59% del paniere provinciale di beni e servizi.

In aumento, invece, l’andamento dei prezzi di abbigliamento e calzature (+1,2%), servizi sanitari e spese per la salute (+1,5%), ricreazione, spettacolo e cultura (+0,1%) e altri beni e servizi (+0,4%). In flessione rilevante le voci di prezzo relative alle comunicazioni (-8,2%).
La variazione dell’indice NIC al netto dei tabacchi nel periodo in esame è stata pari al -0,2%. La componente di fondo dell’inflazione (calcolata escludendo i beni alimentari non lavorati e i beni energetici) è pari al +0,1%.

L’inflazione acquisita (che rappresenta la variazione media dell’indice nell’anno indicato, che si avrebbe ipotizzando che l’indice stesso rimanga al medesimo livello dell’ultimo dato mensile disponibile nella restante parte dell’anno, N.d.R.) al mese di agosto 2019 è pari al +1,0%, mentre la variazione dei prezzi media dei primi 8 mesi del 2019 (su analogo periodo del 2018) è del +0,8%.
La variazione dell’indice dei prezzi ISTAT per famiglie di operai e impiegati (FOI), che si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo ad un lavoratore dipendente, è stata pari a -0,1% in agosto 2019 (sul medesimo mese del 2018).

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