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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Icot, il fallimento ora è completo: addio anche alla Engineering

Il Tribunale di Tivoli il 9 maggio scorso ha dichiarato fallita la Icot Engineering, ultima ancora in vita delle tre aziende del Gruppo Icot

Il Tribunale di Tivoli il 9 maggio scorso ha dichiarato fallita la Icot Engineering, ultima ancora in vita delle tre aziende del Gruppo Icot (le altre due sono Icot Tec già fallita ad agosto 2016 e la capogruppo Icot Spa già fallita il 25 gennaio 2017). 

“E’ terminata la lunga agonia del Gruppo Icot, il Tribunale di Tivoli vi ha posto fine, un Gruppo che  operava nei cantieri di Forlì, Pesaro e Roma e a gennaio 2016 occupava 260 dipendenti (Forlì 140, Pesaro 50 e Roma 70), era arrivato ad accumulare 7 mesi di ritardo con gli stipendi determinando le dimissioni di molti lavoratori perché non potevano più andare avanti in quelle condizioni, mentre solo i più fortunati sono riusciti a ricollocarsi in altre aziende del settore” si legge in una nota dei sindacati Fiom e Uim.

Attualmente il Gruppo Icot occupava meno di 10 dipendenti in Cassa integrazione straordinaria che è terminata i primi giorni di maggio. “Ora - continua la nota - i lavoratori rimasti verranno tutti licenziati, ricordiamo che entrarono in Cassa integrazione a luglio 2016 quando Telecom tolse le commesse poiché Icot non era più  nelle condizioni di svolgerle vista la mancanza dell’indispensabile come il combustibile per i mezzi o il materiale per eseguire i lavori. Con questo ennesimo fallimento perdiamo un altro pezzo di storia industriale Forlivese, fuori di dubbio la responsabilità del mondo finanziario (Banche) e di Telecom, che con la sua politica di appalti al massimo ribasso ha strozzato le aziende appaltanti, ma indubbiamente una grande responsabilità della dirigenza del Gruppo Icot, infatti era dal 2012 che attendavamo un piano industriale più volte annunciato ma che non è mai arrivato” 

“Come Fiom e Uim territoriali e nazionali abbiamo chiesto fin da febbraio 2016 un tavolo di confronto al Ministero dello Sviluppo Economico con la presenza di Telecom per tutelare i posti di lavoro e capire dal colosso nazionale delle telecomunicazioni come intendesse riassegnare i territori concessi in appalto ad Icot; purtroppo quell'incontro non c'è mai stato e abbiamo dovuto prendere atto che il Ministero e la politica locale non sono stati in grado di portare Telecom a quel tavolo”. 

“Abbiamo comunque constatato che Telecom ha riassegnato il territorio balcanizzandolo avendo assegnato in appalto a più aziende di piccole dimensioni, che a loro volta hanno dato in subappalto ad aziende ancora più piccole, con un conseguente trattamento normativo ed economico inferiore per i lavoratori e quindi un sostanziale impoverimento del tessuto economico ed industriale del territorio e un peggioramento delle condizioni di lavoro”. 

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