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Economia

Imprese femminili, trend in lieve flessione nel primo semestre 2013

Al 30 giugno sono attive 8.607 imprese femminili su un totale di 39.234 imprese, che corrispondono al 21,9% del totale; l’incidenza è lievemente superiore a quella regionale (21,1%), ma inferiore a quella nazionale (24,3%)

Al 30 giugno sono attive 8.607 imprese femminili su un totale di 39.234 imprese, che corrispondono al 21,9% del totale; l’incidenza è lievemente superiore a quella regionale (21,1%), ma inferiore a quella nazionale (24,3%). E' quanto emerge dai dati della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, nell’ambito dell’attività di monitoraggio statistico delle diverse realtà presenti sul territorio, analizza l’andamento delle imprese femminili, studiandone lo stato e le tendenze.

I dati, disponibili sul sito dell’Ente, www.fc.camcom.gov.it, (area Informazione economico statistica, prodotti, imprese femminili), sono pubblicati sotto forma di report semestrali che esaminano la consistenza, le tendenze, la distribuzione territoriale, la struttura proprietaria e l’età delle imprese femminili provinciali, con confronti a livello regionale e nazionale, partendo dal 2004. L’ultimo pubblicato è quello relativo al I semestre 2013.

Con riferimento allo stesso periodo 2012, si nota una flessione a livello provinciale, pari al -1,4%, superiore a quella dell’Emilia Romagna (-0,4%) e dell’Italia (-0,8%). Il trend dal 2007, a livello provinciale, appare crescente (+0,7%), seppure costantemente inferiore a quello regionale (+3,5%) e nazionale (+1,9%). Per quanto riguarda la disaggregazione per settore di attività, in provincia il 26,9% delle imprese femminili appartiene al commercio ed il 18,7% all’agricoltura.

Seguono, in ordine di importanza, le “altre attività dei servizi” (11,3%), il settore degli “alberghi e ristoranti” (11,3%), il settore manifatturiero (8,4%) e le attività immobiliari (6,4%). Il comparto a più elevata presenza femminile risulta “altre attività di servizi” (comprendente attività quali lavanderie, estetiste, parrucchiere ecc..), con oltre la metà delle imprese (55,4%). L’analisi per natura giuridica mostra come il 64,2% siano imprese individuali, il 25% società di persone e solo il 9,2% società di capitali (anche se la loro incidenza è in aumento dall’8,9% del 31/12/2011). Sono 103 le cooperative femminili (1,2%).

Il confronto col dato regionale e nazionale mostra nella provincia di Forlì-Cesena una minore incidenza delle società di capitali ed una maggiore delle società di persone rispetto al resto del territorio: infatti, le prime in regione sono il 13,3% e in Italia il 12,6%, mentre le società di persone sono rispettivamente il 21% e il 19,8%. Rispetto invece al grado di presenza femminile, cioè la percentuale di quote possedute da donne, sul totale delle imprese individuate come femminili, l’87,5% è a presenza “esclusiva”, il 9,8% “forte” e il 2,7% “maggioritaria”.

Con riferimento alla distribuzione territoriale delle imprese femminili (per comune e aggregato), il 51,8% ha sede nei due principali comuni della provincia (Forlì e Cesena), con un’incidenza sul totale delle imprese attive pari rispettivamente al 20,8% per il primo e 21,9% per il secondo. In pianura si concentra circa l’80% delle imprese femminili della provincia. La maggiore incidenza di aziende femminili si riscontra nel comune di Santa Sofia (30%), mentre quella più bassa a Longiano (17,9%). La “montagna forlivese” è l’aggregato territoriale con la maggiore incidenza di tale tipo di imprese (28,4%). Se si guarda alla classe di anno di iscrizione, vediamo che la maggior parte di questo tipo di imprese è nata nel periodo 1990-2009 (il 61,5%), con prevalenza di imprese ad esclusiva componente femminile.

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