L’avvento dell’Industria 4.0 cambierà radicalmente il modo di progettare e produrre nelle nostre imprese. In seguito all’introduzione di tecnologie come i Big Data, il Cloud e l’Internet delle cose, infatti, occorrerà ripensare e reingegnerizzare i processi produttivi delle aziende. Di Industria 4.0, di che cos’è e di come cogliere le opportunità di innovazione e cambiamento connesse ai processi di digitalizzazione, si parlerà durante il seminario Industria 4.0: come cambia la fabbrica nell’epoca della quarta rivoluzione industriale che si svolgerà a Forlì, nella sede di Formula Servizi, venerdì, dalle 9 alle 13.

L’evento, rivolto alle aziende della Romagna, è organizzato da Warrantraining, ente di formazione fortemente radicato nella nostra regione e facente parte di Warrant Group (leader in finanza agevolata e innovazione d’impresa), in collaborazione con Compagnia delle Opere Romagna. Paolo Bonaretti, direttore generale di Aster, introdurrà i lavori della giornata spiegando che cos’è l’Industria 4.0 e perché dobbiamo affrontarla. A due grandi esperti di Industria 4.0, Matteo Marusi, direttore di Warrant Innovation Lab, e Patrick Beriotto, direttore Relazioni Esterne di Warrant Group, il compito di illustrare la portata rivoluzionaria per le nostre imprese della digital transformation e delle tecnologie abilitanti di Industria 4.0 e le agevolazioni (presenti e future) che possono aiutare le imprese ad affrontare la quarta rivoluzione industriale.

Non mancheranno le testimonianze imprenditoriali di eccellenze del territorio che hanno accettato la sfida del cambiamento. A spiegare come hanno affrontato l’Industria 4.0 saranno Giancarlo Nicosanti, amministratore delegato di Unieuro spa, Graziano Rinaldini, presidente e direttore generale di Formula Servizi, Giusy Cannillo, responsabile logistica di Formula Servizi, e Mauro Righi, Managing Director di Righi Group. Nel suo intervento Industria 4.0: l’uomo al centro della fabbrica intelligente, Leo Barozzini, Direttore di Warrantraining, spiegherà perché, per affrontare la quarta rivoluzione industriale, serve una nuova cultura d’impresa che ancora una volta metta l’uomo al centro della fabbrica perché sarà lui - con competenze diverse e superiori a quelle attuali - il vero elemento flessibile in una produzione nella quale la parola d’ordine è flessibilità.  Al termine degli interventi, seguirà un dibattito tra i relatori e i partecipanti grazie al quale, affrontando anche i concreti casi aziendali dei partecipanti, si potranno contestualizzare e  comprendere a pieno le implicazioni concrete dell’Industria 4.0.