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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Aeroporto, sindacati e Confcommercio alla Regione: "Il Ridolfi volano di notevole attrattività"

Per Amanti, Treossi e Foschi "gli aeroporti di Bologna (che fungerebbe da Hub), Forlì e Rimini potrebbero costituire una rete il cui indotto produrrebbe enormi benefici"

L'apertura dell'aeroporto "Ridolfi" "costituirebbe un volano economico di notevole attrattività, con ricadute estremamente positive su tutto il territorio non solo della Romagna, ma a livello regionale". E' quanto affermano Paride Amanti, Vanis Treossi e Luigi Foschi, rispettivamente segretari forlivesi di Cgil, Cisl e Uil, in una lettera inviata all'assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Raffaele Donini e al sindaco Davide Drei.

La recente ipotesi della possibile riapertura dello scalo forlivese, evidenziano i sindacati, "ha riscosso un notevole consenso  da parte del mondo dell’imprenditoria privata e delle associazioni del commercio e del turismo di cui le Confcommercio di Ravenna, Cesena e Forlì si sono fatte in primis portavoce". Per Amanti, Treossi e Foschi "gli aeroporti di Bologna (che fungerebbe da Hub), Forlì e Rimini potrebbero costituire una rete il cui indotto produrrebbe enormi benefici, sia in termini occupazionali, che economici nell’intera regione. Questo aiuterebbe a risolvere anche il problema dei viaggiatori emiliano romagnoli che vorrebbero utilizzare lo scalo bolognese  per effettuare i loro viaggi, ma per mancanza di voli, sono costretti ad utilizzare scali fuori regione, portando ricchezza altrove".

L'assessorato ai Trasporti, sottolineano i sindacati rivolgendosi a Donini, "ha già dimostrato come lavorando di concerto con le forze sociali in termini efficienti ed efficaci, si possano raggiungere risultati mai raggiunti prima (si veda ad esempio la gara del ferro). Le chiediamo, nel caso vi sia concretamente l’interesse di imprenditori che presentino un serio piano industriale con concrete solidità economiche per la riapertura dell’aeroporto, disponibili a prevedere la clausola di garanzia di impiego degli ex dipendenti del sedime aeroportuale forlivese, di supportare tale ipotesi e di fungere da referente/facilitatore affinché si realizzi un sistema aeroportuale regionale coordinato".

Cgil, Cisl e Uil di Forlì chiedono a Donini un incontro alla presenza delle istituzioni locali e di tutte le associazioni economiche imprenditoriali interessate alla realizzazione del progetto "per affrontare le tematiche evidenziate e per definire assieme le strategie più opportune". Anche le Confcommercio di Forlì, Cesena e Ravenna, attraverso i presidenti Roberto Vignatelli, Augusto Patrignani e Mauro Mambelli, si sono rivolti a Donini di "definire assieme le strategie più opportune". Vignatelli, Patrignani e Mambelli evidenziano "i dati non incoraggianti sulle presenze turistiche della Romagna, (sia delle città d’arte che della costa)" e come allo stesso tempo "l’incremento di passeggeri dell’aeroporto di Bologna non abbia avuto ricadute positive sul territorio romagnolo".

Ribadendo il concetto espresso dai sindacati, per Confcommercio Forlì, Cesena e Ravenna la riapertura del Ridolfi "costituirebbe un volano economico di notevole attrattività con ricadute economiche estremamente positive su tutto il territorio, non solo della Romagna, ma a livello regionale; vediamo come la coesistenza di più Aeroporti nella stessa regione (esempio il Veneto con Save che gestisce gli aeroporti di Venezia Treviso e Verona) non sia un freno all’economia, ma al contrario rappresenti un’importante possibilità di crescita di un territorio".

Per Vignatelli, Patrignani e Mambelli "gli aeroporti di Forli e Bologna potrebbero, assieme a Rimini, costituire una rete il cui indotto produrrebbe enormi benefici, sia in termini occupazionali, che economici nell’intera regione; ciò aiuterebbe a risolvere anche il problema relativo ai viaggiatori emiliano romagnoli che per motivi lavorativi o di vacanza, utilizzano lo scalo bolognese per effettuare i loro viaggi; infatti, spesso accade che tali viaggiatori, per motivi economici o di mancanza del volo, utilizzino gli scali della regione Veneto producendo ricchezza altrove".

"Nel caso vi sia concretamente l’interesse di imprenditori che presentino un serio piano industriale per la riapertura dell’aeroporto", i presidenti delle Confcommercio chiedono all'assessorato ai Trasporti e Infrastrutture "di supportare tale ipotesi e di fungere da referente/coordinatore affinchè Sab prenda in carico la gestione del sistema aeroportuale regionale (vedi il sistema di gestione integrato del sistema aeroportuale della regione Veneto che funziona in maniera estremamente efficiente e che presenta notevoli progetti industriali futuri di crescita) e che si possano attuare sinergie e collaborazioni con tutti gli attori economici presenti sul territorio".

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