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Its maker si svela anche a Bologna, e il packaging piace pure alle ragazze

Sono ben quattro le ragazze sedute in una platea a larghissima maggioranza maschile. In realtà, una risulta già iscritta alla preselezione, attraverso la quale verranno scelti i 25 allievi del prossimo biennio

Dopo le tappe di Modena e Reggio Emilia, gli Open day di Its Maker, l’istituto tecnico superiore post diploma per la formazione di personale specializzato da destinare alle aziende del territorio, tocca Bologna, dove viene presentato il percorso su automazione e packaging. E, a sorpresa, sono ben quattro le ragazze sedute in una platea a larghissima maggioranza maschile. In realtà, una risulta già iscritta alla preselezione, attraverso la quale verranno scelti i 25 allievi del prossimo biennio. Se una o più studentesse venissero alla fine ammesse, sarebbero le prime a frequentare i corsi da quando, cinque anni fa, l’Its ha aperto i battenti. Maddalena Suriani, direttore della Fondazione Its Maker, cui fanno capo le scuole di alta formazione di Bologna, Modena, Reggio Emilia e Fornovo (Pr), ci spera molto, convinta com’è che una carriera di successo come tecnico specializzato nel mondo dell’automazione non debba essere solo appannaggio dei ‘maschi’.
“Siamo assolutamente elettrizzati- ammette Suriani- speriamo che questo famoso tetto di cristallo si rompa, non solo per la presidente futura degli Usa, ma anche per i tecnici dei nostri territori, e che le donne capiscano che questi percorsi possono essere approcciati anche da loro. Ci sono dei lavori che le ragazze possono tranquillamente svolgere, in aziende, peraltro, tecnologicamente meravigliose”. Insomma, anche il tabù che impedisce alle ragazze di cimentarsi in lavori come quello del montaggio o della progettazione meccanica potrebbe presto cadere. In attesa di questa piccola grande, rivoluzione, c’è chi, invece, si gode già i frutti dei due anni spesi sui banchi dell’Its e può raccontare la propria esperienza di successo a chi aspira ad intraprendere lo stesso percorso.

Come Andrea Pezzi e Maurizio Melandri, tra i 18 fortunati dei 23 diplomati di luglio, ad avere già un contratto di lavoro in tasca e la prospettiva di realizzare i propri sogni. Sogni figli di un approccio concreto alla vita e alla propria giovinezza, che ha fatto scartare loro l’idea di lunghi e più “astratti” percorsi universitari, per “mettere subito le mani in pasta“, come spiegano Andrea e Maurizio, gettarsi a capofitto nel mondo del lavoro e, perchè no, guadagnarsi il prima possibile i primi stipendi e il traguardo di una vita autonoma.
Così, Maurizio, diplomato al Liceo scientifico, un anno di Ingegneria meccanica alle spalle (“non vedevo una prospettiva a breve per me”), dal lunedì successivo alla fine delle lezioni è stato assunto in apprendistato in un’azienda fornitrice di Ima (si occupa del premontaggio delle blisteratrici) e ora spera di passare al più presto in forza alla ‘casa madre’ come montatore trasfertista, mestiere, che tra le altre cose, gli darà la possibilità di viaggiare e vedere il mondo. Andrea, invece, perito elettronico sfornato dall’Itis di Porretta, ha realizzato il suo desiderio di lavorare nel mondo del software, anche grazie alle ‘cure’ da parte dei tutor e della struttura, che, assicura, è riuscito a valorizzare le sue preferenze e le sue inclinazioni. “Per me è il primo passo verso un percorso di programmazione e progettazione”, spiega ai suoi coetanei. Che potranno scegliere tra almeno sei specializzazioni: montatore meccanico, montatore elettrico, collaudatore meccanico, progettista per ufficio tecnico, montatore elettromeccanico e trasfertista. E per sperimentare come funziona una linea di produzione nel settore del packaging, da quest’anno avranno anche a disposizione un laboratorio che riproduce in scala quello che troveranno in azienda.

“Abbiamo una necessità terribile di trovare tecnici specializzati“, ammette Barbara Bertolini responsabile della selezione del personale per il gruppo Marchesini, uno dei tanti partner industriali di Its Maker (46 soci tra i quali Ima, Gd, Ferrari, Maserati, Dallara, Cnh, Sacmi, Maserati, Magneti Marelli e molti altri). “Abbiamo già assunto parecchio personale”, assicura Alberto Dal Passo, dirigente della Gd. Nei ragazzi da inserire in azienda, spiegano i due manager a studenti e famiglie (molti sono stati accompagnati all’Open day dai genitori, anche perchè c’è chi anche arriva da fuori regione), le grande imprese bolognesi cercano non solo competenze, maturità, ma soprattutto “capacità di lavorare in team”, “serietà”, l'”umiltà di percorrere un percorso di crescita”, ma anche “simpatia”.

Perchè, dunque, consigliare ai ragazzi di iscriversi? “Perchè saranno meglio armati nei confronti del mercato del lavoro, visto che la scuola superiore spesso non arriva a dare tutte le competenze richieste dalle imprese”, spiega Bertolini. Inoltre, la possibilità di fare stage formativi in azienda “consente ai ragazzi di fare scelte consapevoli e mature sul proprio futuro professionale”, aggiunge Dal Passo. Per gli alunni dei passati bienni, la scelta dell’Its si è comunque rivelata vincente: dei 24 diplomati a Bologna nel 2015, in 23 hanno trovato lavoro e uno si è iscritto all’Università. Impressionanti i dati sull’ultima classe: 23 diplomati a luglio, 18 già occupati. Del resto, per molti di loro, i due anni passati sui banchi della fondazione (ospitata nella sede delle Aldini Valeriani) hanno significato il primo vero approccio con responsabilità ‘da adulti’. “Qui ho scoperto le mie qualità di dedizione e impegno. Impari a stare otto ore fuori casa da solo, come andare a lavoro“, ammette Maurizio. (fonte Dire)

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