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Economia

L'informazione è sempre più digitale: il 93.6% delle famiglie ha un cellulare

Come emerge dalla recente indagine dell’ufficio studi di Confartigianato, infatti, tra il 1995 e il 2014 la spesa delle famiglie per i prodotti su carta, libri, giornali e periodici è scesa, in termini reali, del 39,3%

Se trenta editori di tutto il mondo avvertono la necessità di siglare un accordo con Google per un progetto chiamato Accelerated Mobile Pages (AMP), per rendere più ricca e veloce la navigazione dell’informazione giornalistica da tablet e device mobili, appare chiaro che la comunicazione sia in piena evoluzione. Ma come muta il rapporto con l’informazione grazie all’accresciuta presenza delle nuove tecnologie, sia in ambito lavorativo sia a uso domestico? Come si trasformano i modelli di comportamento dei fruitori di notizie? Interrogativi determinanti, soprattutto per chi deve promuovere se stesso e che sono stati oggetto di un’analisi condotta dalla Confederazione in ambito nazionale.

AUMENTA LA SPESA PER IL DIGITALE - Come emerge dalla recente indagine dell’ufficio studi di Confartigianato, infatti, tra il 1995 e il 2014 la spesa delle famiglie per i prodotti su carta, libri, giornali e periodici è scesa, in termini reali, del 39,3% mentre la spesa per la comunicazione, che include telefoni, apparecchiature e servizi telefonici, è salita del 256,8%. Una forbice che premia il formato digitale dell’informazione, scelto dal 55,8% degli utenti di internet. Nel 2014 il bene tecnologico più diffuso in Italia è stato il cellulare, presente nel 93,6% delle famiglie. Seguono il personal computer (63,2%), lo smartphone (54%) e la macchina fotografica digitale (50,8%), che però negli ultimi dodici mesi ha perso consistenti quote di mercato a vantaggio dei poliedrici cellulari.

L'IMPORTANZA DEL WEB - La diffusione dell’utilizzo di internet e delle tecnologie a esso connesse sta trasformando anche i consumi, evidenziando l’importanza del web e dei contenuti che veicola. Centralità riconosciuta anche dalle imprese; in Italia circa il 50% delle aziende, oggi, dispone di un sito internet ed è presente su almeno uno dei principali social network (Facebook, Twitter, Linkedin, Instagram). La più grande rivoluzione messa in campo da internet è proprio il passaggio da una comunicazione a senso unico a conversazioni bidirezionali, che consentono all’utente di dialogare, pressoché in tempo reale, con chiunque. Per questo, mai come oggi, è indispensabile che l’imprenditore sappia gestire sapientemente la comunicazione, la potenziale costante interazione può apportare benefici, ma comporta senza dubbio un aggravio di oneri. Il web richiede i giusti strumenti e le corrette competenze per curare la presenza online. Una buona reputazione e il passaparola in rete sono strumenti forti, che richiedono un linguaggio e uno stile adeguati.

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