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La forlivese Paola Sansoni confermata presidente nazionale di CNA Impresa Donna

L’imprenditrice forlivese Paola Sansoni, titolare della ditta Studio immagine, è stata confermata presidente nazionale di CNA Impresa Donna.

L’imprenditrice forlivese Paola Sansoni, titolare della ditta Studio immagine, è stata confermata presidente nazionale di CNA Impresa Donna. CNA si conferma un’Associazione aperta ai talenti femminili, tanto che vede all’interno dei propri organi dirigenti oltre il 30% di imprenditrici.
 
"Il mio impegno – afferma Paola Sansoni, confermata Presidente nazionale di CNA Impresa Donna – è quello di lavorare con la massima condivisione e integrazione, favorendo lo scambio di idee e la condivisione delle strategie con tutte le donne dirigenti di CNA, a partire dai loro territori, per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, che possano favorire la massima capacità di rappresentanza delle imprenditrici iscritte”.
 
“Occorre  cambiare del tutto prospettiva – prosegue Sansoni – smuovere le coscienze e adoperare gli avanzati strumenti di cui disponiamo per utilizzarli al meglio, per assicurare qualità del lavoro e pari opportunità,  non solo alle imprenditrici di oggi ma anche a quelle future”.
Nuove prospettive quindi, ma anche azioni correttive di accompagnamento ad una maggiore presenza femminile nei luoghi decisionali e del mercato del lavoro, con attenzione particolare a misure di conciliazione e incentivazione, per colmare il divario retributivo di genere, riequilibrare l’accesso al credito e sensibilizzare l’opinione pubblica.
 
“Siamo particolarmente orgogliosi del prestigioso incarico affidato a Paola Sansoni – afferma Enzo Cortesi, presidente di CNA Forlì-Cesena – una bella soddisfazione per una nostra imprenditrice, ma anche un importante riconoscimento per il nostro territorio e per il contributo che può dare al sistema CNA nel suo complesso”.
 
L’assemblea elettiva, condotta da Serena Dandini, si è svolta mercoledì 23 ottobre a Tivoli (Roma) ed ha affrontato temi cruciali per le donne che lavorano. Si è parlato di come individuare misure per favorire la creazione e lo sviluppo d’imprese femminili, con particolare attenzione agli strumenti di credito e microcredito dedicati alle imprenditrici.
 
Dai dati presentati in occasione dell’assemblea emerge come in Italia rimangano ancora troppo ampi i divari nella partecipazione di donne e uomini alla vita economica, nonostante i progressi degli ultimi anni. Lo conferma uno studio della Banca D’Italia, che mostra come le imprese gestite da donne “oltre a dover fornire garanzie più frequentemente, pagano un tasso d’interesse più alto sugli scoperti di conto corrente, fino a 30 punti base in più”.
Un grido di allarme lanciato dalle imprenditrici di CNA Impresa Donna, che chiedono risposte alla politica e al sistema economico per riuscire a portare un nuovo e sostanziale equilibrio nell’economia del Paese, trasferendo quindi la questione dalle pari opportunità a quella dell’economia reale.

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