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Economia

La scuola ai tempi di Twitter: ecco il ‘Pozzo di Scienza’ di Hera

Sull’intero territorio servito da Hera, questa edizione di Un Pozzo di Scienza ha attirato 46 licei e istituti tecnici, entrando in più di 500 classi e coinvolgendo 13.700 ragazzi.

"iTunes, YouTube, We are - Abitare il mondo al tempo dei Social Network" è il tema dell’edizione 2013 del Pozzo di Scienza, il progetto del Gruppo Hera, patrocinato dalla Regione Emilia-Romagna, dedicato alla divulgazione di temi scientifici ai ragazzi delle scuole superiori di Forlì, Cesena, Ferrara, Modena, Bologna, Imola, Ravenna, Faenza e Rimini. Realizzato in collaborazione con la società torinese “Codice. Idee per la cultura”, partirà a Forlì il 18 marzo.

Oltre 1.300 studenti di 5 scuole coinvolti a Forlì

In totale, a Forlì saranno oltre 1.300 i ragazzi di 5 scuole che parteciperanno alle attività. Da lunedì 18 a mercoledì 20 marzo le scuole coinvolte nel progetto saranno il Liceo Classico G.B. Morgagni, l’Istituto Tecnico Commerciale C. Matteucci, il Liceo Scientifico Statale F. Paulucci di Calcoli, l’Istituto Professionale di Stato Servizi per Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera P. Artusi (Forlimpopoli) e l’Istituto Tecnico Industriale G. Marconi.

Complessivamente 55 classi (oltre 1.300 studenti) accompagnate da una ottantina di docenti: un impegno forte da parte di Hera che permette agli studenti di incontrare divulgatori scientifici, docenti universitari, giornalisti e blogger, per trasmettere ai ragazzi la consapevolezza delle potenzialità degli strumenti a loro disposizione e dei rischi, inevitabili, che questi mezzi comportano.

Sull’intero territorio servito da Hera, questa edizione di Un Pozzo di Scienza ha attirato 46 licei e istituti tecnici, entrando in più di 500 classi e coinvolgendo 13.700 ragazzi.

Adolescenti e web: alcuni dati

Una recente ricerca di Eurispes con Telefono Azzurro, infatti, lo spiega bene: oggi il 95,7% degli adolescenti usa Internet tutti i giorni e almeno 8 scuole su 10 in Italia hanno computer e laboratori informatici disponibili. Non tutti gli studenti, però, sanno sfruttare al meglio le possibilità del web nella didattica. L’indagine, infatti, dice anche che solo il 23,7% dei bambini e solo il 28% degli adolescenti ha affrontato in classe il tema della sicurezza in Internet. In particolare, la diffusione dei social network e dei media digitali, oltre a stimolare la nascita di nuovi linguaggi, sta influenzando il comportamento dei ragazzi. Tanto per dare un’idea, degli oltre 22 milioni di utenti italiani di Facebook, più di 3 milioni sono minorenni (il 15% a settembre 2013, secondo l’Osservatorio social media su vincos.it). E nel Nord Italia, l’80% degli adolescenti ha un suo profilo su un social network. Ecco perché il Pozzo 2013 si è posto l’obiettivo di diffondere presso i cittadini del futuro l’idea di conoscenza accanto a quella di responsabilità, facendo passare il concetto di una cultura scientifica applicata alla vita quotidiana.

Le attività: dai giochi on line a Instagram

Laboratori e conferenze seguiranno 5 filoni principali: "Partecipare", "Comunicare", "Scuola 2.0", "Innovare" e "Vivere in rete". Tra le attività proposte, ci sarà il gioco di ruolo "Log in – Log out", appositamente pensato per gli studenti delle superiori per capire le dinamiche e i retroscena dei social network, e incontri con esperti su temi attuali come i giochi on line e le dipendenze da internet, la trasformazione del sistema musicale con l’avvento del web e i download illegale, il passaggio da pellicola fotografica alla tanto amata “app” per smart phone  Instagram. Il tema, trasversale e di grande attualità, ha portato alcuni istituti a organizzare conferenze dedicate al diverso approccio generazionale ai mezzi di comunicazione digitale e ai social media in orari extrascolastici, in modo tale da poter coinvolgere anche i genitori degli studenti e il corpo docente.

A confronto con gli studenti forlivesi ci saranno docenti universitari, registi, esperti di marketing

Gli studenti di Forlì nel corso della tre giorni dedicata alla scienza parteciperanno a laboratori, giochi di ruolo, workshop interattivi. Avranno inoltre l’opportunità di seguire 4 incontri: “…Ma il cross non esiste da sempre” condotto da Alessandro Bernard, Filmmaker/regista indipendente e Project Manager per progetti culturali e crossmediali; “Smart city: come cambia la città grazie alla tecnologia” tenuto da Micaela Terzi, Fondatrice del progetto Urbano  Creativo, una start –up che sviluppa progetti  e servizi per Smart e Green Cities; “La cooperazione sociale per la sostenibilità: opportunità e nuovi scenari del mondo digitale. Il caso di Last Minute Market” con Luca Falasconi, Docente di politica agraria e sviluppo rurale all’Università di Bologna, co-fondatore e socio  di Last Minute Market, Spin-off accademico dell’Università di Bologna; “Rivoluzione digitale, multimedialità e trasformazioni del sistema musicale” che vede la partecipazione di Elisa Neri, Tutor master in comunicazione musicale e mercato discografico presso l’Università Cattolica S.C. Milano e mobile marketing presso Rockol.com Il programma completo del Pozzo di Scienza si trova su https://ragazzi.gruppohera.it

Un pozzo di idee: con Hera anche il concorso “smart”

Insieme alle attività di divulgazione scientifica, il Gruppo Hera lancia quest’anno anche il concorso “Un pozzo di idee”: i ragazzi sono invitati a lanciare suggerimenti e proposte “smart”, per migliorare la propria città, e a condividerli sul social network Uptu (www.uptu.com), una piattaforma di collaborazione sociale, per raccogliere idee, ricercare esperienze, trovare soluzioni a problemi collettivi. In palio ci sono: un tablet di ultima generazione e abbonamenti a riviste come Le Scienze e Wired, Gli studenti potranno caricare le loro proposte fino al 27 marzo, ad aprile Hera comunicherà i nomi dei vincitori sul sito, scelti da una giuria tecnica di esperti.

Il Direttore Fogacci “Investire nella scuola è nostro dovere”

“Come azienda che si occupa di ambiente ed energia, tutti i giorni ci confrontiamo con i progressi della scienza: per questo, abbiamo il dovere di investire nella scuola e nella crescita della cultura scientifica dei giovani – commenta il Direttore Hera dell’Area territoriale di Forlì-Cesena Franco Fogacci – Quella della tecnologia e del web è una sfida per tutti e lo è ancora di più per le nuove generazioni. Il nostro obiettivo è promuovere una cultura della scienza mettendo a disposizione approcci innovativi, facili e interattivi, per incuriosire i giovani e aiutarli a costruire un futuro migliore” .

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