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Economia

Lavoro, il 23% delle imprese della provincia ricorre al personale immigrato. Allarma il fenomeno dei Neet

Gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, per il trimestre novembre 2023-gennaio 2024, sono 16.830

Gli ingressi previsti (entrate per assunzioni a tempo indeterminato e determinato e per attivazioni di forme di lavoro flessibile) nelle province di Forlì-Cesena e Rimini, per il trimestre novembre 2023-gennaio 2024, sono 16.830, secondo Excelsior Informa, il Bollettino mensile con orizzonte trimestrale sui fabbisogni occupazionali delle imprese industriali e dei servizi, realizzato da Unioncamere, Anpal e dalle Camere di commercio italiane.

Su base nazionale, gli ingressi previsti nel mese di novembre sono 431.000 (41.000 in meno del mese precedente), di cui l’8,7% (37.600, -0,5% sul mese precedente) in Emilia-Romagna. Il 14,7% del dato regionale, pari a n. 5.540 ingressi previsti, attiene all’area di competenza della Camera di commercio della Romagna (-1,4% in meno rispetto allo scorso mese, dopo un +1% rispetto a settembre). Ancora preponderante l’impiego dei contratti a tempo determinato, 78% per Rimini (-2 punti percentuali.) e 76% per Forlì-Cesena (-3 p.p.).

Per quanto riguarda le entrate, i 5 principali settori di attività, in valore assoluto, risultano i Servizi di alloggio/ristorazione/turismo (primi a Rimini, secondi a Forlì-Cesena), il Commercio (secondi a Rimini e primi a Forlì-Cesena), i Servizi alle persone e le Costruzioni (terzi e quarte per entrambe le province) e quinti i Servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio a Forlì-Cesena, mentre a Rimini si registrano i Servizi operativi di supporto alle imprese e alle persone.

Le entrate previste si concentrano nel settore servizi nelle due province (66% a Forlì-Cesena e 73% in particolare a Rimini e provincia) che comprende commercio, alloggio e ristorazione, servizi alle imprese e alle persone, e nelle imprese con meno di 50 dipendenti -seppur in calo- per il 59 e 65% rispettivamente nei due territori.

Nel mese di novembre, una quota pari al 33% e 31% delle assunzioni previste riguarderà giovani con meno di 30 anni (in crescita sia a Rimini che a Forlì-Cesena rispettivamente); il 23% delle imprese prevede di assumere personale immigrato (in marcata crescita).

Nel 67% dei casi viene richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore, ma in 54 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.

Allarma il fenomeno dei Neet

II focus di questo mese è rivolto all’evento finale del progetto Design Yourself - Talenti(In)compresi*, il progetto rivolto ai giovani, per aiutarli mettere a fuoco il proprio futuro, attraverso un percorso “inusuale” e gratuito che li ha impegnati a mettersi in gioco, anche durante l’evento finale dello scorso 10 novembre al Laboratorio Aperto Tiberio a Rimini.

Gli oltre 60 tra ragazze e ragazze, provenienti da varie scuole e centri di formazione professionale, si sono cimentati in tre laboratori. Uno, di teatro di improvvisazione: strumento formativo tout court attraverso il quale generare ascolto, spontaneità, valorizzazione di creatività e sensibilità individuale per una costruzione narrativa collettiva. Un altro di game design: attraverso il lavoro di gruppo gli aspiranti game designers hanno ideato, progettato e creato il prototipo di un videogame che affronta i temi dell’orientamento professionale e formativo. L’ultimo di scuola di fallimento: utilizzando la metodologia del gioco, insegna ad aumentare il grado di accettazione dell’errore e del fallimento, a mettersi in gioco e imparare a trasformare gli errori in opportunità di crescita personale, rafforzando così la fiducia in sé e negli altri.

Il dato allarmante sui Neet (cioè i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non cercano un impiego) e la dispersione scolastica nel territorio, hanno indotto la Provincia di Rimini insieme a Camera di commercio della Romagna, Piano strategico e Cescot, a concentrare l’attenzione con urgenza sui giovani, come evidenziato già nel Patto per il lavoro e per il Clima siglato nel 2022 e grazie al quale i firmatari hanno instaurato una relazione per l’attuazione di azioni strategiche coinvolgendo una vasta rete di stakeholder che rappresentano il mondo della scuola e del lavoro. Proprio in virtù della partecipazione e dei risultati, la volontà dei partner è quella di proseguire la collaborazione per portare avanti le azioni intraprese, formulare nuove proposte e allargare l’esperienza ad altri giovani.

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