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L'appello anche da Forlì: "Serve una legge contro le false cooperative"

E' quanto affermano AGCI Forlì-Cesena-Rimini, AGCI Ravenna-Ferrara, Legacoop Romagna, Confcooperative Forlì-Cesena, Confcooperative Ravenna e Confcooperative Rimini

"Le denunce degli amministratori di alcune cooperative “fantasma” che operavano nel forlivese confermano ancora una volta la validità dell’iniziativa di legge popolare avviata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane". E' quanto affermano AGCI Forlì-Cesena-Rimini, AGCI Ravenna-Ferrara, Legacoop Romagna, Confcooperative Forlì-Cesena, Confcooperative Ravenna e Confcooperative Rimini, che rimarcano come "le imprese che inquinano il mercato usurpando la reputazione delle cooperative vere sono una vera e propria piaga contro cui le associazioni che fanno parte dell’Aci stanno raccogliendo le firme, affinché lo Stato si doti di una normativa più stringente e controlli preventivi più efficaci".

"Lo schema è sempre quello: le cooperative false (o “spurie”) si offrono a prezzi più bassi di quelle che agiscono correttamente rispettando i diritti di chi lavora, pagano meno i lavoratori, non adottano le misure di sicurezza nei posti di lavoro, spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome. I controlli sono rari e le sanzioni insufficienti, anche per l’inadeguatezza delle normative - affermano dall'Alleanza delle Cooperative Italiane -. In Romagna sono già tantissimi i protagonisti della vita pubblica che hanno aderito alla raccolta firme, tra cui numerosi Sindaci. L’obiettivo a livello nazionale è di raccogliere almeno 50.000 firme entro i prossimi sei mesi da depositare in Cassazione. A quel punto il Parlamento sarà chiamato a discutere e votare la proposta".

"La proposta di legge prevede la perdita della qualifica di cooperativa per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni e ispezioni; la definizione di un programma di revisioni per i settori più a rischio; la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate; la creazione di una cabina di regia al Ministero dello Sviluppo Economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare - concludono -. La raccolta di firme è il tassello di una lotta più ampia con cui l’Alleanza delle Cooperative mette nel mirino il massimo ribasso nelle gare d’appalto, il mancato rispetto del contratto di lavoro, le infiltrazioni mafiose (grazie all’applicazione del Protocollo di legalità già sottoscritto con il Ministero dell’Interno), il rafforzamento della partecipazione dei soci ai processi decisionali e il sostegno agli osservatori territoriali della cooperazione".

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