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Crisi, col Fondo per lo sviluppo 211 imprese hanno visto 41 milioni di finanziamenti

Il "Fondo per lo sviluppo" è stato avviato nel marzo del 2014 attraverso la sottoscrizione di un accordo tra la Camera di Commercio, la Fondazione e il Comune per il cofinanziamento di un "Fondo di controgaranzia"

IL FONDO - Frutto di appositi approfondimenti sul piano nazionale e di uno specifico tavolo di confronto locale con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, il "Fondo per lo sviluppo" è stato avviato nel marzo del 2014 attraverso la sottoscrizione di un accordo tra la Camera di Commercio, la Fondazione e il Comune per il cofinanziamento di un “Fondo di controgaranzia”, con una dotazione iniziale di 1,3 milioni di euro (1 milione di euro da parte della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì per, 200.000 euro da parte del Comune di Forlì e 100.000 da parte della Camera di Commercio). La gestione e il funzionamento del Fondo sono stati affidati alla Camera di Commercio, che ne ha depositato il plafond presso la Banca d’Italia così da produrre annualmente interessi che vengono capitalizzati tra le disponibilità del Fondo stesso, a favore delle imprese localizzate nei 15 comuni del Comprensorio Forlivese e nei Comuni di Bagno di Romagna e Verghereto del Comprensorio Cesenate.
Il Fondo ha una durata di 5 anni (2014-2019) e sarà attivo fino alla scadenza di ogni intervento garantito. 

Il Fondo per lo Sviluppo sostiene l’accesso al credito delle imprese attraverso operazioni di controgaranzia del 50% in favore dei Confidi che garantiscono in primo grado finanziamenti attivati dalle imprese. Al fine di massimizzare la disponibilità delle risorse, il Fondo prevede un effetto moltiplicatore 1:5 e presenta carattere di rotazione, per permettere il riutilizzo per nuovi finanziamenti delle risorse rientrate in circolo da finanziamenti andati a buon fine e conclusi entro la scadenza (ad oggi si sono concluse – con esito positivo - 34 operazioni finanziarie, le risorse corrispondenti sono state rimesse in circolo per nuove operazioni). Analogamente, con cadenza trimestrale, gli importi degli accantonamenti sul Fondo vengono aggiornati in base all’entità del debito residuo e all’avanzamento del piano di rimborso.

"Questi meccanismi hanno valorizzato al massimo le potenzialità del Fondo tanto da generare, nei primi due anni e mezzo di vita, l’erogazione di finanziamenti alle imprese per quasi 41 milioni di euro. Il che vuol dire che, conservando questo trend, alla chiusura dell’attività nel marzo del 2019, saranno stati immessi nel sistema finanziamenti per oltre 80 milioni di euro - viene evidenziato -. L’intervento prevede come tramite fra le imprese e il Fondo i Confidi operanti sul territorio accreditati alla Camera di Commercio, ai come le imprese interessate possono rivolgersi per attivare le pratiche di controgaranzia. Tutto il procedimento di concessione della controgaranzia è gestito dalla Camera di Commercio e si caratterizza per rapidità e semplificazione nelle procedure". Le operazioni ammissibili (finanziamenti chirografari e/o leasing mobiliari di durata da 12 a 60 mesi; per gestione del circolante, fino a 18 mesi; crediti di firma o fidejussioni fino a 60 mesi) coprono di fatto tutte le operazioni e i fabbisogni aziendali, dal breve al medio/lungo termine; dagli investimenti ai consolidamenti e alle ristrutturazioni patrimoniali; dalla liquidità ai piani di sviluppo; dal capitale circolante ai crediti di firma; con l’unica eccezione delle operazioni a scopo speculativo. 

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