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Coronavirus, sostegno a lavoratori e imprese: "Buon primo passo, ma misure insufficienti"

“Sono positive le sospensioni, per le imprese turistico-ricettive e le agenzie di viaggi, dei versamenti delle ritenute alla fonte e dei contributi previdenziali e assistenziali sino al 30 aprile"

Via libera al Decreto Legge numero 9 del 2 marzo, che contiene le prime misure di sostegno a famiglie, lavoratori e imprese a seguito dell’emergenza coronavirus. "Si ha la sensazione di una buona partenza e di un lavoro importante svolto da tutti i soggetti coinvolti, ma si avverte anche la necessità di ulteriori provvedimenti per le aree, come l’Emilia-Romagna e i settori, come turismo, pubblici esercizi e commercio di vicinato, colpiti in modo importante dall’emergenza e che vedono nel Decreto provvedimenti ancora troppo timidi", è il commento delòla Confesercenti Forlivese

“Sono positive le sospensioni, per le imprese turistico-ricettive e le agenzie di viaggi, dei versamenti delle ritenute alla fonte e dei contributi previdenziali e assistenziali sino al 30 aprile; la previsione della cassa integrazione in deroga e della possibilità dell’erogazione della garanzia gratuita in favore degli investimenti e della liquidità delle imprese - prosegue l'associazione di categoria -. Ci sono tuttavia, alcune cose che vanno perfezionate: gli ammortizzatori in deroga, ad esempio, sono previsti solo per un mese e terranno conto non delle difficoltà settoriali ma dell’ordine cronologico di presentazione della richiesta; la gratuità della garanzia è solo una possibilità, necessita di un ulteriore atto del Ministero e non prevede la possibilità di coprire i costi della rinegoziazione e ristrutturazione del debito; la possibilità, per le agenzie di viaggi, di provvedere ai rimborsi per mezzo di voucher, inoltre, deve essere riferita alle somme che agenzie e tour operator hanno recuperato da tutti i fornitori turistici e non solo dai vettori".

"Lo stesso slittamento dei versamenti di ritenute e contributi prevede che il loro pagamento avvenga in un’unica soluzione al 31 maggio e invece dovrebbe prevedere la rateizzazione delle somme - concludono le osservazioni di Confesercenti -. Sarebbe importante, inoltre che i prossimi provvedimenti contenessero anche la sospensione dei pagamenti dei mutui con il conseguente allungamento delle durate dei finanziamenti stessi". L’emergenza ha avuto un impatto fortissimo sui pubblici esercizi. In appena dieci giorni, nei bar, pub e ristoranti della regione sono andati in fumo 37,8 milioni di euro di fatturato. Un crollo che ha messo in seria difficoltà centinaia di attività, in particolare quelle più piccole.  A lanciare l’allarme è la Fiepet, l’associazione che riunisce i pubblici esercizi Confesercenti, che ha stimato l’impatto subito fino ad ora dalle imprese.

"L’emergenza sanitaria è la priorità di tutti - sostiene Massimo Zucchini presidente di Fiepet Confesercenti Emilia Romagna -. Ma non vi è dubbio che le preoccupazioni dovute allo stato d’emergenza e i vari provvedimenti nazionali, regionali e locali che hanno disposto chiusure o limitazioni dei bar, ristoranti e pubblici esercizi in generale hanno determinato forti contrazioni ai fatturati di queste imprese. Occorre che il Governo intervenga con azioni immediate e con risorse più importanti di quelle già previste, per aiutare anche tutte le imprese del nostro comparto a reggere questa  pesante situazione. Chiediamo al Governo la sospensione e rateizzazione dei pagamenti in tempi sostenibili, delle imposte e dei contributi previdenziali, l'attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga e un forte segnale dal sistema bancario per la sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti, così com’è avvenuto col sisma del 2012, contributi economici straordinari e la previsione di misure a supporto anche per i lavoratori autonomi".

Secondo Zucchini occorrono anche comportamenti di fiducia dei consumatori "poiché le nostre imprese applicano con senso di responsabilità tutte le indicazioni che vengono dalle autorità sanitarie per mettere in sicurezza i nostri clienti e consumatori".

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