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Economia

Mobile imbottito, settore trainante a Forlì. I dati: "Il comparto è in crescita"

Tra i comparti dell’industria manifatturiera del nostro territorio, un’attenzione particolare merita quello di produzione del “Mobile imbottito” localizzato prevalentemente nel forlivese.

E' cresciuto dal 2014 il numero di aziende attive nel comparto del mobile imbottito della provincia di Forlì-Cesena. E' quanto emerge da un'analisi della Camera di Commercio.  Il “distretto” del Mobile imbottito di Forlì - la cui attività prevalente è quella della fabbricazione di poltrone e divani, seguita dalle produzioni di altri mobili e di materassi - si qualifica come un’area di rilevanza nazionale in termini di specializzazione produttiva. E' caratterizzato infatti dalla presenza di numerose imprese con produzioni di fascia medio-alta; una rete di fornitori e terzisti con elevate competenze completano la formula imprenditoriale di un prodotto che sta riscuotendo un buon successo anche sui mercati internazionali.

“La Camera di commercio della Romagna, da sempre e in tutte le sue azioni, opera per la valorizzazione delle varie specializzazioni e caratteristiche distintive del nostro tessuto economico - dichiara il presidente Alberto Zambianchi -. Prosegue, quindi, la lettura puntuale dei numeri del territorio, con l’analisi di un settore del comparto manifatturiero che nel corso dell’anno ha avuto risultati positivi. L’ottica è quella di intercettare i meccanismi che funzionano meglio e, per quanto possibile, trasmetterli ad altri che se ne possono giovare. L’obiettivo della Camera è quello di uno sviluppo in cui tutti i settori economici possano contribuire al meglio alla crescita complessiva.”

In base ai dati Infocamere, al 30 settembre il comparto del mobile imbottito della provincia di Forlì-Cesena si compone di 297 imprese attive (sedi), pari allo 0,8% delle imprese attive totali del territorio. Con riferimento allo stesso periodo 2018, la numerosità delle imprese è leggermente diminuita (-1,7%) ma, rispetto ai cinque anni precedenti (30 settembre 2014), le imprese attive sono invece cresciute del 3,1%. Ben l’84,5% delle imprese del comparto sono artigiane; nel 2014 l’incidenza era pari all’85,1%.

Al 30 settembre il comparto occupa 2.460 addetti alle localizzazioni attive di cui l’87,4% sono dipendenti (sono esclusi, pertanto, quelli dell’indotto). Rispetto al 30 settembre /2014, gli addetti sono aumentati del 9,4%, mentre l’occupazione dipendente del 10,3%. L’export (fonte ISTAT) di mobili (in netta prevalenza mobili imbottiti) dalla provincia di Forlì-Cesena nei primi sei mesi del 2019 è stato di oltre 113 milioni di euro (il 6,1% del totale provinciale) rispetto al medesimo intervallo di tempo del 2014 è aumentato del 25,3% a valori correnti.

I principali Paesi di destinazione sono Francia (con il 58,5% del totale delle esportazioni del comparto), Stati Uniti d’America (4,7%), Cina (4,4%), Regno Unito (3,5%), Belgio (3,2%), Corea del Sud (2,9%) e Germania (2,3%). Dal 2014 le principali destinazioni dell’export si sono modificate in termini relativi come segue: l’incidenza dell’export verso la Francia è aumentata (nel 2014 era pari al 56,2%) così come quella verso la Cina (era 0,6%), mentre quella verso gli Stati Uniti d’America (era del 5,6%) e verso il Regno Unito (era 3,8%) è diminuita.

Con riferimento ai valori medi degli ultimi 12 mesi (sui 12 precedenti), l’indagine al 2° trimestre 2019 sulla congiuntura delle imprese manifatturiere del comparto, curata dalla Camera di commercio, rileva un incremento della produzione a volume fisico pari all'1,8%, con un utilizzo degli impianti pari all’86,1% della loro capacità produttiva. Il fatturato, realizzato per il 47,6% all'estero, è cresciuto del 4,7% a valori correnti. Complessivamente, la domanda è risultata in crescita del 5,8%; quella interna è aumentata del 7,3% e quella estera, che ha rappresentato il 44,6% degli ordinativi, è aumentata dell'8,7%.

Dal 2014 (2° trimestre 2014=base 100), il numero indice della produzione del comparto è aumentato del 15,6% e quello del fatturato del 27,1%; nel 2014 la quota del fatturato realizzata all’estero era pari al 29,1%. L’analisi di medio periodo riporta, inoltre, un contestuale incremento della domanda totale (+28,6%) e, in particolare, di quella estera (+40,9%).

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