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Economia

Natale, l'indagine: diminuisce la spesa, aumentano le vendite on-line

Stabili le vendite del periodo, e segnali di ripresa per alcuni comparti, a partire dall'alimentare. Nella scelta del regalo, vince la qualità ad un giusto prezzo, e si conferma la ricerca di doni utili

Stabili le vendite del periodo, e segnali di ripresa per alcuni comparti, a partire dall’alimentare. Nella scelta del regalo, vince la qualità ad un giusto prezzo, e si conferma la ricerca di doni utili, con particolare attenzione alla tipicità e al Made in Italy, valore aggiunto dei negozi tradizionali.  Questi i principali risultati dell’indagine pre-natalizia condotta da Confcommercio Forlì in collaborazione con Iscom Group  su un panel di imprese commerciali del nostro territorio operanti nel del comparto alimentare ed extralimentare (abbigliamento, calzature, accessori, oggettistica, elettronica, telefonia, giocattoli, ecc.), per monitorare l’andamento delle vendite di questo Natale 2014 e gli orientamenti di spesa delle famiglie forlivesi.

“I dati segnalano finora una sostanziale tenuta delle vendite – commenta Alberto Zattini – a conferma della volontà delle persone di non rinunciare alla tradizione natalizia, seppure con una rinnovata attenzione alla spesa, che si concentra su regali utili, premiando il rapporto qualità prezzo e la tipicità del prodotto”. “La grande attenzione delle famiglie a spendere bene, per prodotti di qualità – continua Alberto Zattini – sta premiando i negozi tradizionali, che sono in grado di offrire un servizio personalizzato, orientando la clientela ad un acquisto su misura. Ora ci auguriamo che questa tendenza prosegua anche in queste ultime giornate pre-natalizie, tradizionalmente  le più affollato per lo shopping”.

Panel e note metodologiche
Il panel è equilibrato da un punto di vista merceologico: il 42% è composto da punti vendita di abbigliamento, il 29% da altri beni persona, il 20% da elettronica, oggettistica, libri, giocattoli e articoli regalo e il restante 14% da alimentari. Il 12% appartiene a catene e gruppi. Sono state intervistate una quarantina di imprese di Forlì e dei comuni limitrofi.

Andamento delle vendite per Natale confronto 2014 e 2013
Il 55% degli intervistati dichiarano vendite stabili o aumentate. È aumentato anche il numero di coloro che hanno segnalato un incremento delle vendite; la quota si attesta al 10% circa.

Andamento delle vendite per merceologia
I negozi di abbigliamento e di beni persona in genere hanno registrato una sostanziale stabilità delle vendite (50% e 51% rispettivamente). Per quanto riguarda gli alimentari il 30% di operatori ha riscontrato un aumento di vendite.

I prodotti di tendenza
Tra i prodotti di tendenza, tra le scarpe, quelle sportive, i bikers, tra gli accessori, borse e cappelli, nella maglierie t-shirt o maglioni. Tra gli altri prodotti sono stati citati salumi e formaggi per gli alimentari, e - new entry rispetto agli altri anni - gli accessori da cucina e per il cake design

Quali sono i prodotti più venduti
Le vendite si sono polarizzate tra prodotti economici (30%) di qualità (29%) e utili (22%). Alcuni operatori confermano che c’è una fascia di clientela che acquista prodotti innovativi (7%), made in Italy (7%) e prodotti tipici (5%). Questo conferma che si pone una particolare attenzione alla qualità degli acquisti (ricerca di un buon rapporto prezzo/qualità).

Andamento della spesa per Natale
Per il 52% degli operatori la spesa dei consumatori rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso si è mantenuta stabile. L’8% ha riscontrato una tendenza all’aumento, mentre il 40% rileva una diminuzione. Si è sensibilmente ridotta, rispetto al 2013, la percentuale di coloro che hanno dichiarato un calo della capacità di spesa: si è passati dal 60% dello scorso anno al 42% attuale. Per chi ha segnalato un aumento della capacità di spesa, gli incrementi sono dell’10% in media; per quanti hanno riscontrato una diminuzione, la clientela ha speso in media il 21% in meno.
 

Motivi della diminuzione della spesa
Gli operatori che hanno dichiarato che la spesa della clientela in questo periodo è diminuita, indicano come causa principale la ridotta capacità di spesa delle famiglie (40%). Tra gli altri motivi citati direttamente si segnala il carico fiscale concentrato nel mese di dicembre e la concorrenza del canale e-commerce.

Valore della spesa media per cliente
La spesa media per cliente per l’abbigliamento è di circa 70 euro, di 65 euro per gli altri beni persona. Il valore si abbassa a 30 euro per gli altri beni e a 17 euro per gli alimentari. La spesa media per famiglia per quanto riguarda l’abbigliamento e i beni persona è intorno ai 160-130 euro, per gli altri prodotti o regali è di 75 euro, e per gli alimentari di quasi più di 40 euro.

Valore della spesa media confronto 2014 e 2013
La spesa media per il periodo natalizio si è mantenuta stabile per l’abbigliamento e per i beni persona, mentre è in flessione per quanto riguarda gli altri beni.

Comportamenti di acquisto
Si sono ormai consolidati alcuni cambiamenti nei comportamenti di acquisto. Il cliente è sempre molto attento al prezzo (60%) e ha ridotto la spesa per i regali (31%). Si vuole spendere bene, in regali utili (20%), con una costante ricerca di un buon rapporto prezzo/qualità. Gli acquisti in questo periodo o sono regali o sono beni utili, si aspettano in molti casi i saldi per gli acquisti personali. Tra le citazioni dirette si segnala il fatto che in alcuni casi in negozio si cercano informazioni ma si acquista probabilmente on-line; la ricerca di novità; la ricerca, già nel periodo pre-Natalizio, di sconti e promozioni

Qual è l'iniziativa che quest'anno è stata più efficace per aumentare gli acquisti natalizi nella sua zona?
Il 11% degli intervistati del panel ha dichiarato di avere avuto un beneficio nelle vendite da iniziative organizzate nella propria zona per il periodo natalizio. Per quanto riguarda le tipologie, le iniziative di animazione organizzate nei centri storici o nelle strade hanno avuto un impatto positivo per il 20% degli operatori del panel. Efficaci per il 6% anche i mercati straordinari e i mercatini di Natale.

Nuove tendenze: vendite on-line
Dal 2013 monitoriamo la propensione a integrare la vendita sul punto vendita con forma di vendita on-line. Nel 2014 si è ridotto, anche se di poco, il numero di operatori interessati: si è passati dal 31% del 2013 al 26% di quest’anno. È raddoppiato il numero di operatori che fa vendite on-line all’interno di gruppi di vendita mentre è stabile quello di chi opera direttamente dal proprio sito. Tra coloro che intendono attivarsi il 6% lo farà a breve e il 13% sta ancora valutando le modalità più opportune.

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