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Economia

Occupazione, stime negative per Forlì-Cesena: crescono i contratti a termine

Nell'ultimo anno è diminuita sia la quota delle assunzioni stabili (dal 16 al 15%), sia quella dei contratti atipici (dal 20 al 16%), mentre è aumentata quella delle assunzioni a termine (dal 64 al 69%).

E' ancora allarme lavoro nella provincia di Forlì-Cesena. La variazione occupazionale prevista per l'anno in corso, secondo quanto emerge dall’indagine Excelsior 2014 (realizzato da Unioncamere Italiana e dal Ministero del Lavoro per monitorare le previsioni occupazionali nelle imprese dell’industria e dei servizi) è di segno negativo e pari a -1.880 unità (contro -1.930 dello scorso anno). Questa riduzione è dovuta esclusivamente ai contratti di lavoro dipendente (stagionali e non stagionali), che presentano un saldo pari a -2.070 unità, mentre i contratti atipici attivati dovrebbero, nell'insieme, superare quelli in scadenza (+200 unità il saldo previsto).

A livello settoriale, la perdita di "posti di lavoro" attesa in provincia è più accentuata nei servizi (-1.170 unità) che nell'industria (-710), settore quest’ultimo che, però, ha già mostrato particolare sofferenza negli anni precedenti. Il trend negativo dell'industria è dovuto prevalentemente al comparto delle costruzioni, cui si aggiunge una contrazione dell'industria in senso stretto; tra i servizi incidono soprattutto i saldi negativi del commercio e del turismo. Il saldo occupazionale negativo è il risultato della differenza tra 7.140 "entrate" e oltre 9.000 "uscite" di lavoratori dalle imprese.

I flussi in entrata saranno costituiti da quasi 1.100 assunzioni "stabili" (ossia a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato, inteso quest'ultimo come punto di partenza verso un contratto a tempo indeterminato), 4.900 assunzioni a tempo determinato (o altre modalità a termine, quali i contratti a chiamata) e circa 1.200 contratti atipici (somministrazione, collaborazioni a progetto e altri contratti di lavoro indipendente). Nell'ultimo anno è diminuita sia la quota delle assunzioni stabili (dal 16 al 15%), sia quella dei contratti atipici (dal 20 al 16%), mentre è aumentata quella delle assunzioni a termine (dal 64 al 69%).

I tassi di variazione occupazionale previsti per la provincia (al netto del lavoro interinale) sono stimati a - 2,2%, dato negativo più netto rispetto al -1,2% registrato in regione e al -1,5% dell’Italia. La percentuale complessiva di imprese che prevedono di assumere è in leggero aumento rispetto al 2013 ed è passata dal 15,3% al 18,3%, dato però ancora ben lontano dal 29,9% del 2011.

Complessivamente, per quanto il territorio forlivese e cesenate continui ad evidenziare indicatori di stock del mercato del lavoro (tasso di occupazione e disoccupazione) migliori della media nazionale, i dati di Excelsior 2014 confermano che i fabbisogni espressi dal nostro tessuto produttivo, caratterizzato, come noto, dalla prevalenza di piccole imprese che operano in settori tradizionali e da un’elevata stagionalità, non esprimono una richiesta di profili professionali qualitativamente elevata e a questi connotati la lunga e grave crisi tutt’ora in atto ha aggiunto ulteriori elementi di difficoltà nelle dinamiche quantitative.

“In questo contesto – dichiara Alberto Zambianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena – per ricreare l’occupazione perduta è indispensabile puntare sulle imprese. Ma le imprese possono creare lavoro solo se messe in condizione di migliorare la loro competitività, sviluppando nuovi prodotti e servizi e ampliando il loro mercato. Proprio a questi obiettivi sono dirette le azioni della Camera mirate a sostenere gli investimenti, l’accesso al credito, l’internazionalizzazione, l’innovazione e l’informazione economica".

"In merito a quest’ultima linea strategica di azione, il Sistema Informativo Excelsior - realizzato a partire dal 1997 da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro - rappresenta una delle principali fonti ufficiali a livello nazionale sul grande tema strategico del lavoro e della formazione - chiosa Zambianchi -. L’ampiezza e la ricchezza delle informazioni disponibili ne fanno pertanto uno strumento informativo prezioso per facilitare le politiche attive del lavoro e per motivare la progettazione delle politiche formative. Aggiungo che le informazioni contenute in Excelsior hanno una valenza strategica nella scelta di orientamento scolastico e professionale per valorizzare e dare prospettive concrete all’impegno dei giovani e all’investimento delle loro famiglie”.

Nel report “Excelsor”, disponibile nel sito camerale, i principali risultati sono elaborati per varie aree tematiche: variazioni dell’occupazione dipendente, assunzioni programmate, problemi di reperimento ed esperienza richiesta, opportunità per i giovani, per le donne e per gli immigrati, professioni più richieste dalle imprese, formazione e competenze richieste e formazione effettuata dalle imprese. Ulteriori approfondimenti sulla base dati provinciale sono possibili consultando l’accurata e dettagliata base dati statistica resa disponibile.

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