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Pulizie in ospedale, allarme a Formula Servizi: "Previsti tagli del personale"

Nell'appalto con l'Ausl di Forlì sono impiegati 158 lavoratori della cooperativa, a cui vanno aggiunti altri 35 lavoratori di altre imprese collegate, per un totale di 193 persone. Si tratta per oltre l'ottanta per cento di donne, in moltissimi casi con una situazione familiare o personale di svantaggio, che guadagnano cifre dagli ottocento ai mille euro al mese

"L'Ausl di Forlì, in seguito alle riduzioni di budget della Regione Emilia-Romagna, ha comunicato ufficialmente alla cooperativa Formula Servizi l'intenzione di applicare tagli consistenti all'appalto per la pulizia e la logistica nelle aree ospedaliere della sua zona di competenza". Le organizzazioni sindacali hanno chiesto a Formula Servizi un incontro urgente con la direzione della cooperativa e con Legacoop Forlì-Cesena, per affrontare insieme la situazione. L'allarme arriva contemporaneamente da Legacoop e FILCAMS CGIL - FISASCAT CISL - UILTUCS UIL.

Nell'appalto con l'Ausl di Forlì sono impiegati 158 lavoratori della cooperativa, a cui vanno aggiunti altri 35 lavoratori di altre imprese collegate, per un totale di 193 persone.  Si tratta per oltre l'ottanta per cento di donne, in moltissimi casi con una situazione familiare o personale di svantaggio, che guadagnano cifre dagli ottocento ai mille euro al mese per carichi settimanali di 40 ore. L'età media è poco sotto ai 50 anni.

In una nota la direzione generale dell'ausl di Forlì precisa che: “La riduzione dei servizi di pulizia nelle aree ospedaliere e nei presidi sanitari è una conseguenza dell’applicazione del nuovo art. 15 comma 13 lett.a) del decreto Spending Review, il quale dispone testualmente che: “gli importi e le connesse prestazioni relative a contratti in essere di appalto di servizi e di fornitura di beni e servizi, con esclusione degli acquisti dei farmaci, stipulati da aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale, sono ridotti del 10 per cento a decorrere dal 1° gennaio 2013 e per tutta la durata dei contratti medesimi”. Da parte sua, l’Azienda non procedrà a tagli lineari e generalizzati, ma ogni diminuzione di spesa verrà valutata attentamente, agendo con gradualità e preservando i servizi infungibili. Alcune economie riguarderanno inevitabilmente anche il capitolo delle pulizie in ospedale, e potranno comportare la riduzione di qualche unità di personale”.

“Se i tagli verranno confermati, ciò avrà conseguenze gravissime sui bilanci di moltissime famiglie e ancora una volta sulla tenuta della coesione sociale della nostra città. Tagli che andranno a minare la qualità dei servizi ospedalieri considerati eccellenza nazionale per le innovazioni applicate che hanno trasformato un lavoro di base in un esempio premiato di green economy per i risparmi ottenuti”, afferma il direttore di Legacoop Forlì-Cesena, Monica Fantini. “Ci auguriamo che i tagli che sono stati annunciati vengano annullati o significativamente ridimensionati, perché in caso contrario si creerebbe un problema enorme dal punto di vista occupazionale. Allo stesso tempo ritengo che tornare indietro rispetto alla qualità dei servizi erogati sia dannoso non solo per l'ospedale, ma per tutta la città”, aggiunge la responsabile Welfare e Servizi di Legacoop Forlì-Cesena, Enrica Mancini. “In questi anni – conclude Fantini - le imprese si sono fatte carico dei ritardi di pagamento dell'ente pubblico cercando di farvi fronte senza mai venir meno in qualità, affidabilità e tutela dei lavoratori. C'è bisogno di una urgente e reale strategia per tutelare le imprese che hanno contribuito a far crescere questo territorio. Diversamente il rischio di declino non solo è reale ma alle porte”.

“Già nel 2012  - ricordano i sindacati -si è dovuti intervenire sulle condizioni dei lavoratori in un accordo che ha salvato l’occupazione passando dalle 42 ore settimane richieste ad un sistema di 39 ore settimanali con l’assorbimento delle ore di permesso, efficientando al massimo il sistema e chiedendo ai lavoratori maggiori sforzi per permettere di mantenere qualità e occupazione. Ciò dimostra che non ci sono altri margini da erodere se non incidendo proprio su queste ultime condizioni qualità del servizio e occupazione , creando così un’enorme disagio sociale per lavoratori, in maggioranza donne, che già faticano ad arrivare alla fine del
mese”. Le organizzazioni Sindacali FILCAMS CGIL - FISASCAT CISL - UILTUCS UIL si opporranno decisamente a questi tagli e proclamano fin da ora lo stato di agitazione delle lavoratrici dell’appalto

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