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Pasqua, Confartigianato: "Le quotazioni del cacao sono raddoppiate, ma solo lievi aumenti per i prodotti artigianali"

I consumi tipici del periodo pasquale sono caratterizzati dai prodotti della tradizione, soprattutto del comparto dolciario, caratterizzato da un’elevata vocazione artigianale

I consumi tipici del periodo pasquale sono caratterizzati dai prodotti della tradizione, soprattutto del comparto dolciario, caratterizzato da un’elevata vocazione artigianale. Nel nostro Paese sono oltre 54 mila le pasticcerie (di cui 225 nella nostra provincia) e le attività impegnate a produrre dolci della tradizione, di queste sono oltre 38 mila le imprese artigiane, pari al 71% del totale del settore. Da uno studio realizzato da Confartigianato emerge, tuttavia, che il contesto in cui operano le imprese del comparto è caratterizzato da incertezze e da una stazionarietà (-0,1% nel quarto trimestre 2023) dei consumi, seppur in miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti.

Spiegano i vertici di Confartigianato Forlì: “Nonostante il persistere di alcune tensioni sui costi delle materie prime, c’è un rallentamento della dinamica dei prezzi della pasticceria. La produzione dello zucchero nel 2023 ha fatto registrare un aumento dei costi del 28,4% su base annua, mentre le quotazioni del cacao sui mercati internazionali a febbraio 2024 sono più che raddoppiate (+107,9%) rispetto a un anno prima. Queste pressioni sui costi non sono state scaricate sui consumatori, anche grazie all’utilizzo di materie prime acquistate con prezzi più contenuti.” A febbraio 2024, malgrado i prezzi al consumo dei prodotti alimentari siano saliti del +4%, quelli dei prodotti di pasticceria fresca hanno avuto un ritmo di crescita più attenuato, fermandosi al +3,3%, addirittura in discesa rispetto al +4,2% di dicembre 2023. 

Un incentivo all’acquisto di prodotti artigiani di qualità, soprattutto in occasione delle festività. E continuano: “I consumi tipici della Pasqua incarnano la ricchezza delle produzioni made in Italy, con 5.547 prodotti agroalimentari tradizionali, caratterizzati da metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidate nel tempo. La consuetudine del periodo, in particolare, prevede 1639 prodotti tipici tra paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, ma anche 1.597 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati: queste due tipologie di prodotti concentrano ben il 58,3% degli acquisti. Un invito a consumare prodotti di qualità e artigianali”.

Tra le regioni primeggiano per le tipicità la Campania con 593 prodotti (10,7% del totale), il Lazio con 465 prodotti (8,4%), la Toscana con 464 prodotti (8,4%) e l’Emilia-Romagna con 402 prodotti (7,2%).

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