Pos obbligatorio, si cambia ma senza sanzioni: "Abbassare i costi esagerati di gestione"
Le associazioni di categoria, continueranno con l'azione di sensibilizzazione, ritenendo il provvedimento del Governo un'assurdità, "semplicemente per una questione di costi - sottolinea Zattini - se si pensa che, in alcuni casi, le commissioni raggiungono anche il 3,5%, diventa chiaro che i costi per i commercianti diventano insostenibili"
E' obbligatorio da lunedì il Pos per tutti i commercianti, gli artigiani e i professionisti, per accettare pagamenti con bancomat e e carta di credito a partire da 30 euro. La rivolta è partita ormai da tempo, e la novità è che non ci saranno sanzioni per chi non provvederà subito a mettersi in regola. “Nel territorio forlivese sono almeno il 30% i commercianti che non hanno il dispositivo – ipotizza Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì – a Forlì città forse un po'meno, intorno al 20%”.
Le associazioni di categoria, continueranno con l'azione di sensibilizzazione, ritenendo il provvedimento del Governo un'assurdità, “semplicemente per una questione di costi - sottolinea Zattini - se si pensa che, in alcuni casi, le commissioni raggiungono anche il 3,5%, diventa chiaro che i costi per i commercianti diventano insostenibili. Il Governo, come ha introdotto l'obbligatorietà del Pos, deve intervenire per mitigarne i costi di gestione, come già successo per la telefonia”.
Il fatto che non siano previste sanzioni potrebbe essere un deterrente per l'adeguamento immediato al decreto del Governo, ma Zattini è convinto che “il senso di responsabilità sempre dimostrato dai nostri commercianti li porti ad adempiere ai loro doveri, sopratutto per non creare motivi di scontro con i clienti”.
Ora le associazioni di categoria continuano la battaglia perchè questo obbligo non diventi una penalizzazione per le aziende: “Ci rivolgeremo anche ai parlamentari locali perchè sensibilizzino il Governo sul problema dei costi di gestione”, conclude Zattini.
