Poste, i sindacati: "Per i lavoratori del settore pulizie situazione insostenibile"
Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uil Uiltucs denunciano la situazione lavorativa giudicata "insostenibile" dei lavoratori e lavoratici del settore pulizie di Poste Italiane.
"20 minuti per pulire un ufficio postale, poi di corsa in auto fino a un altro ufficio, 40 minuti di tempo questa volta, poi via in un terzo locale, 15 minuti per pulirlo. Correndo di continuo, con tempi improbabili da rispettare, per mettere insieme dalle 2 alle 26 ore settimanali pagate circa 7 euro lorde". Cgil Filcams, Cisl Fisascat e Uil Uiltucs denunciano la situazione lavorativa giudicata "insostenibile" dei lavoratori e lavoratici del settore pulizie di Poste Italiane.
"Queste le condizioni contrattuali dei circa 80 dipendenti dell’appalto pulimento di Poste Italiane a Rimini, Forlì, Cesena e Ferrara, e non è difficile immaginare cosa significhi per ogni lavoratrice e ogni lavoratore non ricevere puntualmente la propria busta paga, non vedersi riconosciuti straordinari e rimborsi chilometrici, com’è avvenuto per mesi fino alla busta paga di aprile, con l'azienda che ha cambiato denominazione senza alcuna comunicazione ai sindacati", viene rimarcato.
Proseguono i sindacati: "Tutte hanno in conto corrente impegni economici che puntualmente sono chiamate ad onorare e il mancato pagamento dello stipendio o anche il ritardo di alcuni giorni, dell'accreditamento dello stipendio, porta a loro insormontabili e pesanti disagi. A questo aggiungiamo anche il fatto, di cui ulteriormente rivendichiamo corretta puntualità, che riguarda la disponibilità del cedolino paga cartaceo, ad oggi mancante".
"Da allora - viene aggiunto - nessuna traccia delle spettanze dovute, nonostante un accordo territoriale che prevede il pagamento degli stipendi il 15 di ogni mese, e per questa ragione le organzizzazioni sindacali insieme alle Rsa hanno proclamato uno sciopero il 26 giugno scorso, preceduto dal blocco dello straordinario attivato da aprile, e hanno messo a conoscenza Poste Italiane in qualità di committente per sollecitare un intervento immediato".
"A distanza di giorni - proseguono i sindacati - manca una risposta da parte dell'azienda e nessun segnale è stato dato da Poste Italiane, committente di questo appalto e di precedenti appalti del servizio di pulimento, con vicende che hanno già in passato penalizzato duramente i dipendenti occupati attraverso una continua riduzione degli orari di lavoro conseguenti all'affidamento delle gare di appalto attraverso la logica del massimo ribasso".I
I sindacati chiedono a Poste Italiane "di assumersi le proprie responsabilità e di intervenire immediatamente per garantire il ripristino dei diritti più elementari delle lavoratrici e dei lavoratori, in caso tale situazione si protraesse siamo pronti a nuove azioni di sciopero con presidi e volantinaggi davanti alle sedi di Poste Italiane per sensibilizzare gli utenti e i cittadini".