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Economia

Industria 4.0, ecco "Progettare il futuro": 15 miliardi per le imprese del territorio

E' quanto hanno presentato mercoledì a Forlì nella sede della Softer Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo

"Progettare il futuro", un accordo triennale dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla ‘quarta rivoluzione industriale’. E' quanto hanno presentato mercoledì a Forlì nella sede della Softer Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo. La partnership mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro, dei quali 15 miliardi destinati alle imprese di questo territorio, e viene presentata dentro i luoghi deputati ad accogliere e far proprie le finalità dell’accordo: l’impresa.

"Nel pieno della quarta rivoluzione industriale le nostre imprese devono porre forte attenzione al mercato, essere in grado di passare dal B2B al B2B2C ed utilizzare le tecnologie 4.0 - ha dichiarato Alberto Baban, presidente Piccola Industria di Confindustria -. Sono questi i tre requisiti indispensabili per vincere la competizione che si gioca nel mercato globale. Grazie a queste caratteristiche possiamo crescere molto e smettere di costruire sistemi di debito ed iniziare a costruire sistemi di credito per le nostre aziende. Ed è proprio questo lo spirito dell'accordo siglato con Intesa Sanpaolo che abbiamo presentato oggi: banca e impresa si sono prese per mano per vincere la sfida della rivoluzione 4.0. D'ora in poi - ha concluso Baban - le pmi dovranno dialogare costantemente con l'ecosistema in cui sono inserite e con lo sguardo sempre rivolto all'unico orizzonte rimasto ovvero l'evoluzione continua del rapporto con il consumatore".

"Seppure in un quadro economico migliorato rispetto al passato, dobbiamo registrare come non vi sia ancora un'adeguata ripresa degli investimenti produttivi. - ha aggiunto Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo - è un problema globale, ma che in Italia è particolarmente avvertibile vista la piccola dimensione e conseguente scarsa patrimonializzazione delle nostre PMI. L’accordo che presentiamo oggi vuole aiutare le aziende italiane a migliorare la loro capitalizzazione e a cogliere le grandi opportunità che la digitalizzazione e i nuovi scenari offerti dalla quarta rivoluzione industriale offrono. Azioni che richiedono investimenti sia finanziari che nel capitale umano. Intesa Sanpaolo ha di recente lanciato il Progetto Filiere che va nella direzione di agevolare la richiesta ed il costo del credito per tutte quelle aziende fornitrici di un progetto produttivo.”

“Siamo convinti che questo accordo possa rappresentare un importante volano per la competitività e lo sviluppo delle PMI del nostro territorio. - ha dichiarato Giorgio Cangini, presidente della Piccola Industria di Confindustria Forlì-Cesena - L’accordo mira a sostenere finanziariamente e tramite attività concrete una programmazione efficace e un percorso di modernizzazione, che permetta alle imprese di arrivare preparate alle sfide del futuro e progettare un’impresa innovativa, sia in termini di informatizzazione e digitalizzazione del processo produttivo, ma anche di capitale intellettuale e sistema organizzativo.”

"Queste risorse, - ha continuato Cangini - garantendo un rilevante sostegno al tessuto imprenditoriale locale, renderanno ancora più consistente il rafforzamento, l’informatizzazione e la digitalizzazione che è già in corso in molte delle imprese di Forlì-Cesena. Il nostro Comitato si impegnerà ad orientare le Pmi verso un utilizzo ottimale di questi investimenti, in modo da far emergere al massimo le loro potenzialità". L’accordo è imperniato su quattro pilastri: ecosistemi di imprese e integrazione di business; finanza per la crescita; capitale umano; e nuova imprenditorialità

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