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Circa 50 lavoratori senza stipendio da 4 mesi, sindacati preoccupati: "Impegni disattesi"

E' forte le preoccupazione dei sindacati per la situazione dell'azienda Midà di via Meucci, che si occupa di arredamenti su misura e che impiega circa 50 lavoratori

E' forte le preoccupazione dei sindacati per la situazione dell'azienda Midà di via Meucci, che si occupa di arredamenti su misura e che impiega circa 50 lavoratori, rispetto ai 70 di qualche tempo fa. Le paghe sono ferme a settembre e i sindacati Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, da mesi sono impegnati assieme ai lavoratori "a fronteggiare la forte crisi aziendale sfociata nel mancato percepimento delle retribuzioni dei lavoratori di saldo di ottobre, novembre, dicembre, tredicesima, fondo previdenza complementare, TFR, fondo sanitario". E attaccano: "Ancora oggi gli impegni assunti dall’Azienda nei numerosi incontri tenutisi, continuano ad essere disattesi e modificati unilateralmente in maniera puntuale".

"Facciamo presente che, nonostante il disagio dei lavoratori e delle loro famiglie, gli stessi hanno sempre dimostrato impegno, senso di responsabilità e di attaccamento al posto di lavoro svolgendo tutti i giorni il proprio compito. Dopo che, in data 15 novembre 2019, presso l’Agenzia Regionale Ambito Territoriale di Forlì si è giunti ad un accordo rispetto alla possibilità di mantenere tutta l’occupazione con l’utilizzo della Cassa integrazione Straordinaria per crisi, fino al 14/11/2020, l’Azienda Midà ha perseverato con diversi atteggiamenti negativi, mai condivisi con le organizzazioni sindacali di categoria, nella gestione di questa fase complicata".

Sempre Cgil, Cisl e Uil per bocca dei sindacalisti Spampinato, Mambelli e Parigi: "Non riusciamo a comprendere con chiarezza le motivazioni ne quale sia la strategia aziendale per il futuro in quanto, l’azienda continua a non ottemperare con il saldo dovuto a tutti i lavoratori per ciò che riguarda le retribuzioni arretrate. Inoltre l’azienda nei numerosi incontri ha ipotizzato un affitto di ramo d’azienda, dal gennaio 2020, senza rendere mai sufficienti ed esaustive le informazioni rispetto a illustrazione del Piano Industriale, presentazione di eventuali nuovi partner, prospettive di sviluppo, garanzie circa i tempi di regolarizzazione delle competenze arretrate, ma soprattutto mai supportate da idonea ed esaustiva documentazione. È nostra intenzione rimanere al fianco dei lavoratori per cercare di recuperare nel più breve tempo possibile le spettanze loro dovute".

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