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Economia

I commercialisti pubblicano il bilancio sociale: in provincia ci sono 635 iscritti

5 delle 10 maggiori aziende dell'Emilia Romagna risiedono nella provincia di Forlì-Cesena. Il tasso di disoccupazione, però è maggiore rispetto al livello regionale

L’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Forlì-Cesena ha pubblicato il bilancio sociale riferito al periodo che va da gennaio 2016 a marzo 2017. Si tratta della seconda pubblicazione di tale documento, dopo quella dello scorso anno. “Per questa nuova edizione – dice Aride Missiroli, presidente dell’ordine – ci siamo avvalsi dell’importante collaborazione di Benedetta Siboni, professoressa associata della Scuola di Economia, Management e Statistica dell’università di Bologna che, dal 2012, cura anche il bilancio dell’Alma Mater Studiorum. Siboni, insieme a Giorgio Gavelli e Filippo Cicognani, fa parte del coordinamento scientifico che ha redatto il bilancio sociale del nostro Ordine che quest’anno si presenta in una versione più ampliata rispetto allo scorso anno, con quasi il doppio delle pagine, ma soprattutto presenta un numero maggiore di grafici e tabelle, strumenti che rendono più accessibili e più comprensibili gli argomenti trattati anche ai cittadini interessati".

"Al di là della loro natura qualitativa - continua Missiroli -, i dati illustrati danno un’idea di cosa ha fatto l’Ordine e come intende muoversi in futuro oltre a ciò fanno capire anche gli effetti del lavoro svolto dai nostri associati sulla popolazione. Per questo, pur non essendo obbligatorio ai fini legislativi, abbiamo scelto di pubblicare il nostro bilancio sociale e di renderlo fruibile all’intera popolazione. All’interno del documento si trova la rendicontazione non solo dell’attività svolta dall’Ordine come organo singolo, ma anche di quella svolta dai nostri dottori ed esperti commercialisti. Tra gli altri elementi si trova anche un’analisi degli ultimi 11 anni sul numero delle procedure fallimentari e la loro durata”. Scorrendo i dati presenti nel documento si attesta che, nell’area di Forlì e Cesena vi sono 635 iscritti all’Ordine, suddivisi in 300 che esercitano nel bacino forlivese, 200 in quello cesenate e i restanti suddivisi nelle altre zone. “Un dato positivo – dice il dottor Luca Dal Prato membro supplente del Collegio dei revisori, – riguarda l’aumento delle iscrizioni femminili, in aumento di 4-5 all’unità, rispetto alle iscrizioni maschili che risultano stabili. Inoltre, si legge che il 50% degli iscritti fa parte dell’Ordine da 15-20 anni; il 35% degli associati ha un’età compresa tra i 41 e i 50 anni”.

“La nostra professione – continua il dottor Dal Prato – risente logicamente dall’andamento economico nazionale ma, in questo senso, gli ultimi dati riferiti al 2016 sono di favore in quanto il Pil risulta aumentato dello 0,9% in tutti i settori e, nella nostra regione, soprattutto in quello della moda. L’Emilia Romagna ha registrato una crescita pari all’1,4% nel 2016, battendo regioni come la Lombardia e il Veneto con, rispettivamente, dati positivi dell’1,3% e dell’1,2%. Nella provincia di Forlì-Cesena risiedono, inoltre, 183 delle 500 maggiori aziende aventi sede in Romagna (Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). Di queste, 38 rientrano nella top 100 e ben 5 nella Top 10: si tratta di aziende con un fatturato superiore al milione di euro. Il mix produttivo registrato vede un solido posizionamento nel settore primario (agricoltura e pesca) e secondario (manifattura), cui si affianca il ruolo di grande rilievo del terziario tradizionale (commercio, turismo) e di quello sempre più promettente del terziario avanzato e dei grandi servizi (cultura, sanità, servizi). Il tasso di occupazione (14-64 anni) provinciale (68,3%) risulta in linea con il dato medio regionale (68,4%) e superiore a quello nazionale (57,2%). Il tasso di disoccupazione provinciale (15 anni e oltre), infine, è risultato pari a 7,5, superiore a quello regionale (6,9%) e sostanzialmente migliore al dato nazionale (11,7%)".

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