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Aeroporto, Drei: "Ci sono potenziali investitori". Ma Corsini resta freddo

L’assessore Corsini ha comunque auspicato "in una cordata di imprenditori seri che abbia voglia di investire sullo scalo di Forlì, ma oggi questa opportunità non c’è".

Continua il dibattito sull'aeroporto "Ridolfi" di Forlì. L'occasione è stato il convegno "Turismo Day 2017", che si è svolto martedì nella sede di Confcommercio Ascom di Cervia. Per il sindaco Davide Drei "si è aperta una nuova fase, tutta da costruire, anche se tre anni si sono persi. Il dibattito si deve incentrare sulle condizioni di gestione dell’aeroporto. E non si può più pensare a ‘salvatori’ che arrivino da fuori regione o dall’estero, come ora". Secondo il primo cittadino mercuriale "ci sono forze economiche interessate ad investire. C’è un rinnovato interesse e ci sono potenziali investitori".

Anche per il presidente Confcommercio Ravenna Mauro Mambelli, che aveva lanciato la proposta di seconda pista dell’aeroporto di Bologna, facendo propria la proposta di Federalberghi Ravenna, l’aeroporto di Forlì "può essere oggi un incentivo al turismo e un’opportunità concreta per il territorio: la nuova prospettiva che si sta aprendo è una risorsa incredibile che non va persa e soprattutto non va fatto l’errore che è stato commesso con la tranvia Forlì-Ravenna inaugurata nel 1883 e chiusa nel 1929. Quella linea oggi sarebbe stata un importante via di collegamento tra le due città". Anche per il presidente Confcommercio Forlì, Roberto Vignatelli, "sul Ridolfi (attivo e funzionante al 100%) è necessario trovare le sinergie giuste perché potrebbe essere la chiave di volta per mettere in moto le nostre eccellenze".

L’assessore regionale al turismo Andrea Corsini ha delineato il quadro regionale che vede "l’aeroporto di Parma con una vocazione commerciale, l’aeroporto di Bologna come hub regionale e l’aeroporto di Rimini strategico per il turismo. Per l’aeroporto di Forlì va individuato uno sbocco positivo: l’Enac entro 6-8 mesi dovrebbe concludere l’iter per la nuova concessione di gestione, dopo la revoca ad Halcombe. Però la Regione non può aspettare che qualcuno rilanci l’aeroporto di Forlì e quindi per conquistare quote di mercato occorre lavorare con Bologna e Rimini, realtà presenti sul territorio". L’assessore ha comunque auspicato "in una cordata di imprenditori seri che abbia voglia di investire sullo scalo di Forlì, ma oggi questa opportunità non c’è".

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