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Ambiente / Santa Sofia

Relatori israeliani e palestinesi assieme nel convegno mediterraneo di Romagna Acque

Due giorni di convegno mediterraneo per parlare di acqua e favorire la pace e la cooperazione

“Lo sviluppo futuro è possibile soltanto a patto che si lavori tutti assieme”. Con queste parole IlanJuran, direttore generale dell’associazione W-Smart e di fatto coordinatore (assieme al professor Lucio Ubertini, rappresentante dell’Unesco) del workshop mediterraneo “Ecorise-Sdg”, ha chiuso ieri la due giorni ospitata dall’aula magna dell’Università di Rimini e sostenuta da Romagna Acque-Società delle Fonti, che ha fortemente voluto portare in Romagna questo importante confronto europeo in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua.

E il monito di Juran è arrivato al termine di un incontro davvero compartecipato ai massimi livelli: se si considera che a Rimini sono intervenuti di persona, fra gli altri, tre relatori israeliani e altrettanti palestinesi (oltre a ulteriori rappresentanti di altri Paesi mediterranei), in un clima costantemente collaborativo e pacifico, sia durante il workshop che nei momenti conviviali.

Del resto, i temi trattati sono inevitabilmente transnazionali: si è parlato delle sfide legate alla gestione degli ecosistemi acquatici, nonché degli obiettivi di eco-sviluppo sostenibile di fronte aproblemi come il crescente inquinamento degli ecosistemi costieri, la rapida urbanizzazione, gli impatti dei cambiamenti climatici sulla scarsità d’acqua, sulla sicurezza alimentare, sugli eventi climatici estremi. Senza nascondere il tema dei conflitti mediterranei su queste vitali tematiche.

"Attraverso il confronto scientifico e diplomatico si possono superare i pregiudizi, aiutando il processo di pace: siamo molto soddisfatti dei risultati di questo evento, e ci auguriamo che questo processo virtuoso possa proseguire alla stessa maniera", ha detto Tonino Bernabè, presidente di Romagna Acque, chiudendo ufficialmente il workshop. Al termine del quale i relatori sono stati accompagnati a visitare l’impianto di potabilizzazione ravennate della Standiana, esempio all’avanguardia di infrastruttura tecnologica realizzata per fornire al territorio acqua potabile di qualità garantita.

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