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Economia Spazzoli

Riforma del terzo settore “approvata la legge: analisi dal punto di vista del volontariato”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

E' stata approvata la Riforma del Terzo Settore, pensiamo sia un passo avanti importante per tutto il Terzo Settore ma riteniamo che manchi di un po' di determinazione; siamo perplessi sui nuovi impegni e compiti previsti per i Centri di Servizio per il Volontariato e il poco sostegno economico per garantirne la gestione.

La Riforma fu promossa a Lucca dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che affermò che non eravamo "il terzo, ma il primo settore del nostro paese".

Questa dichiarazione è dipesa dal modo in cui agiscono i Volontari con le loro attività e i loro valori che si ritrovano nel principio di sussidiarietà dell'art. 118 della nostra Costituzione.

Tutto è iniziato dal volontariato, poi nel tempo, è nato il Terzo Settore e in questo momento storico è necessario tenerne conto.

Questa è una Riforma di portata storica, che possiamo definire positiva, che contiene molte luci e qualche ombra, che ci ha visto impegnati a organizzare convegni e incontri pubblici con i politici e gli operatori di settore, a cui non abbiamo mancato come Centro Servizi Provinciale del Volontariato, stimolati dai soci delle tante associazioni aderenti nel dare contributi di idee e di indirizzo.

Noi siamo i primi a pensare positivo su questa Riforma. Il cambiamento al nostro interno lo abbiamo messo in atto da tempo e siamo pronti a cambiare ancora, ma capiamo quanto sia difficile ascoltare la voce di chi è debole e si trova nel bisogno, perché è molto più facile ascoltare la voce di organismi più influenti e questo ci preoccupa.

Adesso collegati a reti nazionali solleciteremo il Governo affinché, attraverso i decreti delegati, sciolga i nodi ancora presenti nella Riforma. Saranno necessari altri confronti e un dialogo costante per sostenere un settore dove, con poco, si può ottenere molto e dare un aiuto alle istituzioni per far uscire il nostro paese da quella crisi che sembra non voglia abbandonarci.

Parliamo di un movimento, quello del solo volontariato, di quasi sette milioni di persone fra volontari organizzati e volontari singoli, una vera forza che, in particolare nella nostra Romagna, mantiene ancora possibile un certo benessere.

Questa Riforma include il "Servizio Civile Universale" aperto ai giovani, tra 18 e 28 anni, per un periodo compreso fra 8 mesi e un anno, al fine di promuovere i valori sociali previsti dalla nostra Costituzione. Si tratta di un aspetto molto positivo di questa Riforma, perché consente ai giovani di fare esperienze di impegno civile e diventare cittadini consapevoli.

Sono passati 20 anni da quando è stato costituito il primo CSV; oggi ci sono nel nostro Paese 72 CSV (fra Provinciali e Regionali). Il volontariato, in questi anni, supportato da questa rete dei CSV diretta dai volontari ha professionalizzato tutto il movimento. I volontari che sono in continua crescita operano in attività gratuite a ridurre i problemi sociali di vario tipo: povertà, disabilità, anziani, sanità, tutela dei diritti e dell'ambiente e a promuovere il bene comune.

La Riforma è stata pensata per raggiungere diversi obiettivi, il più importante tenere conto di quanto fa la società civile, modificare il Codice Civile: passare da un sistema Pubblico-Privato ad un sistema Pubblico-Privato-Civile, che abbandoni l'attuale Statalismo e faccia in modo che il Terzo Settore non debba dipendere in tutto dal pubblico ma diventi suo alleato. Questa una delle strade per diminuire le differenze fra i ricchi, che sono sempre più ricchi, e i poveri, che sono sempre più poveri.

Condividiamo la Riforma, ci sono tuttavia alcune ombre che riguardano l'Art. 5, dove si citano "le attività dei volontari": articolo che non ci soddisfa e che riteniamo confuso, "da rivedere".

Ci auguriamo che i Decreti delegati chiariscano alcuni aspetti così da rendere merito all'attività dei cittadini.

La nuova legge assegna un nuovo compito ai Centri di Servizio per il Volontariato, il servizio e il sostegno a tutti i volontari del Terzo Settore: questo significa passare da 50.000 utenti delle organizzazioni di volontariato, a 300.000 utenti volontari degli enti di TS, senza però destinare risorse economiche aggiuntive per queste attività. In concomitanza a ciò, si prende atto di una diminuzione del 30% dei fondi destinati ai CSV per il 2017 e tale diminuzione raggiungerà il 75% rispetto al 2008.

Siamo aperti a chiunque possa farci capire come sarà possibile fare una corretta gestione e aiutare le nostre associazioni. Con gli attuali fondi, non solo non saremo in grado di erogare nuovi servizi ma dovremo licenziare almeno ¼ dei dipendenti dei CSV.

La Riforma prevede inoltre organismi regionali per la programmazione e il controllo dei CSV. Speriamo che questi organismi siano composti in modo paritetico da " Istituzioni - Volontari - Fondazioni".

Molto buona la decisione di formare il Consiglio Unico Nazionale del Terzo Settore, organismo preposto al dialogo fra i vari enti che lo compongono e con il compito di confrontarsi e di relazionarsi direttamente con il Governo.

Positive sono le norme sull'Impresa sociale attraverso le quali si spera venga posto rimedio ai tanti problemi dei cittadini ed in particolare di diminuire le differenze sociali.

Qualche dubbio sulla nascita della Fondazione Italia Sociale.

L'aspetto della fiscalità è un altro passaggio positivo.

Infine condividiamo anche la razionalizzazione del 5x1000 dove il parlamento è intervenuto per garantire la destinazione dei fondi nell'interesse generale del Terzo Settore.

Proponiamo che il Governo possa sostenere indirettamente le associazioni tramite le attività erogate dai CSV, utilizzando una parte dei fondi del 5x1000 che residuano e che non vengono riscossi dalle associazioni, restando così nelle casse dello Stato; in questo modo non si andrebbero ad erodere i fondi che sono destinati agli enti beneficiari del 5x1000.

Noi volontari saremo sempre dei grandi alleati delle Istituzioni Pubbliche e confidiamo nei Decreti attuativi che avranno lo scopo di specificare meglio il testo della legge e le sue norme. Molti elementi potranno essere sviluppati ulteriormente e questa sarà una grande responsabilità della politica.

PER IL CSV - CENTRO SERVIZI VOLONTARIATO DI FORLI' - CESENA
Il Presidente: Leonardo Belli
Il Vice Presidente: Gilberto Bagnoli

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