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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Dopo la guerra in Confindustria, si riparte da Assoservizi: "Amplieremo i servizi alle imprese"

Confindustria Forlì-Cesena riparte dalla sua società di servizi, Assoservizi Romagna, con un nuovo vertice rappresentato dal nuovo amministratore Michele Montalti

Dopo la tempesta e le polemiche dei mesi scorsi - ormai alla fine del commissariamento dell'associazione industriali di Forlì-Cesena che ha provocato espulsioni, cause legali e un allontanamento di diverse aziende - Confindustria Forlì-Cesena riparte dalla sua società di servizi. Assoservizi Romagna, con un nuovo vertice rappresentato dal nuovo amministratore Michele Montalti, amplierà i servizi alle aziende clienti, che sono associate di Confindustria, ma anche no. La società, infatti, opera sul libero mercato. “Con la competenza di 38 dipendenti, Assoservizi eroga il servizio paghe  da oltre vent'anni, servendo le più grosse imprese industriali nel territorio di Forlì, di Cesena e anche di Faenza”, spiega Montalti, che è anche direttore di stabilimento nell'azienda di famiglia, la Mwm che opera nella logistica a Cesena. 

Continua Montalti: “Ci sono cambiamenti chiave in atto nel mercato del lavoro. L’impatto della tecnologia, le competenze trasversali, l’importanza di politiche di sostenibilità e inclusione diventano aspetti sempre più strategici quando si analizza il mercato del lavoro ed il suo futuro. Per questo ai consolidati servizi di elaborazione paghe e contributi vengono affiancati una serie di servizi dedicati al mondo delle risorse umane”. Per erogare nuovi servizi al passo coi tempi si guarda anche alle incombenze ambientali e al supporto all'internazionalizzazione delle aziende clienti.

Il rilancio di Assoservizi è reso possibile dallo sblocco della situazione dal punto di vista legale. Nella “guerra” scoppiata all'interno dell'associazione industriali, infatti, una delle cause in tribunale riguardava il potere di nominare la governance della società, che è la “cassaforte” dell'associazione industriali, avendo intestate le sedi e gli asset patrimoniali, nonché trattandosi della società che genera gli utili tramite l'erogazione dei servizi. Il 92% della proprietà è di Confindustria Forlì-Cesena. “Con la vittoria di Confindustria nella vertenza legale si è chiarita la situazione, e in ogni caso la nomina a breve del nuovo presidente provinciale metterà una pietra tombale sulla questione”. Oltre all'ammodernamento dei servizi, in Assoservizi è in corso anche una revisione dei costi generati da quelle che vengono definite delle inefficienze organizzative: “Nei mesi scorsi abbiamo colto l’occasione per analizzare attentamente il nostro operato, isolando pratiche ed episodi (segnalati anche da diversi associati) non in linea con il profilo etico e qualitativo  (imprescindibile componente del rapporto fiduciario con le nostre aziende) ed avviando una serie di azioni correttive, mirate e rigorose. Ha preso il via un processo di valorizzazione delle competenze che si completerà il 15 ottobre con la presentazione della nuova struttura commerciale ed operativa al servizio delle nostre aziende”, sempre Montalti, che però precisa che “tale problema non ha avuto effetti sui clienti, a cui sono stati resi sempre buoni servizi”.

Nelle prossime settimane è previsto l'ingresso di un nuovo professionista coordinatore di Assoservizi che in questo modo si attrezza anche in vista della possibile concorrenza di un'altra società di servizi analoga nei servizi erogati, che sarebbe in via di fondazione da parte delle aziende fuoriuscite dal sistema Confindustria, quelle della cosiddetta “fronda”, facenti capo ai vertici esautorati dal commissariamento dello scorso anno. A riguardo si limita a dire Montalti: “Non ci risulta al momento la nascita di tale società, è vero che abbiamo registrato alcune disdette che riteniamo più dettati da 'motivi politici' che per i servizi che eroghiamo, che vengono giudicati come validi dalle più grandi imprese del territorio. Ripartiamo commercialmente non solo per salvaguardare l'attuale clientela, ma anche per ampliarla”.

“Il cambio di governance vuole rappresentare un momento di riflessione e cambiamento positivo nelle nostre attività - conclude Montalti -. Siamo una presenza profondamente inserita nel territorio in cui operiamo, nonché l’unico interlocutore abilitato alle contrattazioni sindacali su livello nazionale ma crediamo che oggi sia necessario distinguersi ulteriormente. Si finalizzerà settimana prossima la nomina del nuovo coordinatore (e consulente del lavoro), persona di grande esperienza e caratura morale, che mi affiancherà nel processo di riorganizzazione aziendale e rinnovamento del parco servizi, dando continuità all’alto livello di performance alla quale i nostri clienti sono abituati”.

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