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Romagna Acque, dall'alluvione danni per 3,5 milioni di euro. Previsti fino al 2029 investimenti per 95 milioni

Il preconsuntivo 2023 prevede un valore della produzione di 62 milioni di euro

L’assemblea dei soci di Romagna Acque ha approvato all’unanimità il pre-consuntivo 2023 e il budget 2024. Il preconsuntivo 2023 prevede un valore della produzione di 62 milioni di euro. "Il decremento rispetto al 2022, di 6,7 milioni di euro, è da ricondurre principalmente a minori ricavi per vendita di acqua e minori contributi in conto esercizio - spiega il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè -. Il decremento di 5 milioni rispetto al budget è dovuto a minori ricavi di acqua, correlati a minori conguagli tariffari per i minori costi di energia, e maggiori contributi in conto esercizio. Il budget 2024 determina un utile d’esercizio di 2,4 milioni, con un’incidenza sul valore della produzione di 3,7%, risultato inferiore al preconsuntivo 2023 di 1,7 milioni di euro. Il budget previsto in crescita nel 2025 a 5 milioni e nel 2026 a 5,4 milioni".

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"Per il 2024 gli investimenti si mantengono sugli stessi livelli del 2023; poi passeranno a 15,8 milioni di euro nel 2025 e quindi a 22,2 milioni di euro nel 2026 con l’inizio dei lavori di importanti interventi - viene comunicato -. Per il futuro, in particolare, nel periodo 2024-2029 sono previsti investimenti infrastrutturali per circa 95 milioni di euro; allargando il periodo al 2035, la quota sale a circa 260mila euro, ovvero una media di più di 20 milioni all’anno per i prossimi 12 anni. Fra i principali interventi infrastrutturali previsti, il proseguimento dei lavori della cosiddetta “terza direttrice”, che permetterà di gestire le fonti in maniera più flessibile su tutto il territorio romagnolo; il raddoppio della condotta principale Capaccio-Monte Casale, realizzata oltre 40 anni fa, che necessita di una ristrutturazione; il revamping dell’impianto di potabilizzazione del Nip 1 di Ravenna. Inoltre, l’intervento di una nuova parte della sede aziendale a Forlì, da realizzarsi su un’area già di proprietà della società adiacente alla sede attuale"

IL PREMIO DA ARERA PER LE BASSE PERDITE DI RETE - L’assegnazione nel 2022 dei premi di Qualità tecnica da parte di Arera per gli anni 2018 e 2019 per circa 4,2 milioni di euro si è ripetuta nel 2023 per le annualità 2020 e 2021 per circa 1,3 milioni di euro. "Si tratta di un importante riconoscimento per la società, le performances ottenute in termini di ridottissime perdite in rete, che posizionano Romagna Acque fra i primi tre migliori gestori a livello nazionale, sono espressione di elevata capacità tecnica sia nella realizzazione delle infrastrutture idriche che nella loro gestione e manutenzione", afferma Bernabè.

LE RINUNCE TARIFFARIE - Nel periodo 2020-2023, per effetto delle rinunce, le tariffe dell’acqua all’ingrosso sono state più basse per oltre 25 milioni di euro. Nel periodo 2024-2026 tali rinunce determineranno complessivamente tariffe dell’acqua all’ingrosso più basse per circa 14,7 milioni di euro.

IL SETTORE ENERGIA ELETTRICA - Sulla base delle previsioni di vendita di acqua, e quindi di produzione dalle diverse fonti di approvvigionamento, la spesa complessiva per l’acquisto di energia nel 2023 è prevista pari a circa 6,8 milioni di euro, inferiore di 5,7 milioni di euro rispetto al budget (grazie anche alla previsione di minori acquisti di energia pari a 1,2 milioni di kilowatt ora) e di 7 milioni di euro al consuntivo 2022. "Nel 2023 le previsioni di acquisto dei quantitativi di energia sono migliori rispetto al 2022 e tengono conto da un lato del maggior utilizzo della risorsa di Ridracoli, (57,6 milioni di metri cubi rispetto ai 50,2 milioni di metri cubi del 2022), la risorsa meno “energivora” disponibile, dall’altro dell’implementazione degli interventi di efficientamento del Piano Energetico 2022-24 - prosegue Bernabè -. Il trend del mercato energetico risulta stabile con una previsione di piccola crescita legata all’arrivo dell’inverno e l’ulteriore instabilità macro-economica dovuta alla guerra in Israele ed il perdurare del conflitto in Ucraina; è comunque opportuno tenere in considerazione la volatilità del costo dell’energia e le variabili macroeconomiche che incidono su questo settore, che rendono certamente complesso fare previsioni".

"Per il 2024 le previsioni dei consumi sono stimate in crescita rispetto al 2023 in quanto tengono conto di una minore produzione idrica prevista da Ridracoli (circa 52 mln, inferiori rispetto ai volumi del 2023), solo in piccola parte calmierati dalla messa a regime della “sezione 2” del fotovoltaico presso il potabilizzatore della Standiana e dalla prevista entrata in funzione del fotovoltaico presso gli impianti di Polveriera - continua Bernabè -. Anche i costi energetici sono previsti in leggera crescita nel 2024 rispetto all’anno corrente a causa principalmente della situazione di instabilità internazionale; ad oggi non sono note possibili proroghe al 2024 delle misure per calmierare i costi attuate nel 2022 e nel 2023".

LE CERTIFICAZIONI DI QUALITA’ Nel 2024 si lavorerà per ottenere due importanti certificazioni: quella legata alla parità di genere (“in una fase – come ha detto il presidente Bernabè – in cui la Società vede entrare in azienda sempre più giovani donne anche nel settore tecnico, un dato significativo in vista del fatto che nell’arco di qualche anno sarà necessario sostituire diverse figure apicali per questioni di anzianità”), e quella relativa al cosiddetto “carbon footprint”, sulla base del metodo Life Cycle Assestment.

L’ALLUVIONE - Il vicepresidente Roberto Biondi ha voluto sottolineare il grande apporto della società in un anno particolarmente drammatico come il 2023, ringraziando tutti i suoi operatori. “Anche nel periodo più critico Romagna Acque non si è mai sottratta al suo compito, stando vicina ai territori, anche quando questo ha comportato disagi estremi per il suo personale operativo. Una cosa non scontata, che è giusto rimarcare". Per la cronaca, i danni subiti da Romagna Acque a causa dell’alluvione e delle collegate frane ammontano a circa 3 milioni e mezzo di euro.

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