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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Caccia all'affare, tornano i saldi estivi. Confcommercio: "C'è grande attesa"

“C’è senza dubbio grande attesa per l’avvio di questi saldi - dichiara Roberto Vignatelli, presidente di Confcommercio-Federmoda di Forlì -. I saldi continuano a rappresentare uno straordinario “stimolo ai consumi”"

Prendono il via sabato 1 luglio nel comprensorio forlivese, come in tutta Italia, le vendite di fine stagione che interessano i punti vendita al dettaglio di tessile e abbigliamento, accessori e calzature. “C’è senza dubbio grande attesa per l’avvio di questi saldi - dichiara Roberto Vignatelli, presidente di Confcommercio-Federmoda di Forlì -. I saldi continuano a rappresentare uno straordinario “stimolo ai consumi” e pensiamo che possano essere di aiuto a superare il rallentamento delle vendite che si è verificato nell’ultima settimana, dovuto in parte anche  al  grande ed inaspettato  caldo,  riprendendo così il buon afflusso di clientela nei negozi di Forlì e del Comprensorio".

"Qualche numero positivo speriamo di registrarlo anche dal flusso di turisti che a vario titolo stanno frequentando il nostro territorio alla scoperta delle nostre eccellenze turistiche, culturali ed enogastronomiche - aggiunge il presidente Vignatelli -. Questa stagione dei saldi sarà anche l’occasione per misurare appieno gli effetti della normativa regionale che vieta le promozioni nel mese precedente le vendite di fine stagione. Su questo tema specifico, ciò quello della regolamentazione delle “vendite promozionali” esiste ancora un grande dibattito all’interno della nostra Organizzazione che vede contrapposti coloro che vorrebbero una disciplina chiara e con poche deroghe da coloro, ad oggi una percentuale molto bassa, che invece vorrebbero una totale deregulation, libera da vincoli e divieti".

Di buon auspicio il dato sulla fiducia dei consumatori diffuso dall’Istat, in recupero a giugno, dopo il calo di maggio. L'indice Istat del clima di fiducia dei consumatori aumenta infatti di un punto percentuale passando da 105,4 a 106,4 e anche l'indice composito del clima di fiducia delle imprese (Iesi) sale da 106,2 a 106,4. Per le famiglie i miglioramenti più marcati riguardano il clima economico e il clima futuro. "Si tratta di un dato positivo - commenta Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì - che ci auguriamo possa consolidarsi nei prossimi mesi. I saldi estivi in partenza sono un test per misurare la fiducia dei consumatori e per incentivare la ripresa dei consumi, in un clima economico nel complesso ancora incerto".

"Da un indagine telefonica effettuata su un campione di circa 30 operatori del Comprensorio, le imprese associati ci testimoniamo che i saldi continuano ad avere una forte attrattività tra i consumatori che sempre più spesso chiedono, al negozio di fiducia, di mettere da parte il “capo desiderato”per poterlo acquistare in sconto alla partenza dei saldi - prosegue Zattini -. Molti operatori per invogliare la clientela fidelizzata, utilizzando i contatti telefonici o mail dei propri clienti e attraverso i social network, già da tempo propongono sconti allettanti  sugli articoli di stagione ancora invenduti: una offerta ampia e diversificata di proposte di acquisto estremamente  interessanti per il consumatore".

"All’interno dei negozi tradizionali, oltre ad interessantissime (per qualità e convenienza) occasioni di acquisto, al cliente è garantito un insostituibile, per qualità, servizio alla clientela - viene aggiunto -. Sono tante le iniziative di trasparenza promosse da parte degli operatori commerciali che comportano l'osservanza di regole che riguardano, oltre la tipologia dei prodotti in vendita e l’indicazione del prezzo, anche la modalità di effettuazione dei cambi, la prova dei capi e le modalità di pagamento".

I principi per il corretto acquisto degli articoli in saldo

  • Cambi - La possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
  • Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  • Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l'adesivo che attesta la relativa convenzione.
  • Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
  • Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita lo sconto e il prezzo finale.
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