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I saldi partono bene, si spendono in media 90 euro: "Ricercata la qualità"

Questa la sensazione di moderato ottimismo che emerge, dopo i primi giorni di saldi, da una rilevazione promossa da Confcommercio Forlì e Federmoda, nell'amibito di analoghe iniziative regionali, e realizzata tramite intervista telefonica a circa trenta imprese del territorio forlivese

I saldi partono “con il piede giusto” per buona parte degli operatori, che ha valutato positivamente l’anticipo al 3 gennaio, includendo così nei primi giorni di ribassi anche tutto il week-end antecedente l’Epifania. Rilevati stabilità e lievi incrementi nelle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.  Questa la sensazione di moderato ottimismo che emerge, dopo i primi giorni di saldi, da una rilevazione promossa da Confcommercio Forlì e  Federmoda, nell’amibito di analoghe iniziative regionali,  e realizzata tramite intervista telefonica a circa trenta imprese del territorio forlivese.

La maggiore affluenza di clienti è stata registrata nei centri storici cittadini, animati dalle tante iniziative legate alle festività natalizie. “L’affidabilità e la convenienza dei negozi tradizionali – dichiara Alberto Zattini, direttore di Confcommercio Forlì – risponde alle richieste di una clientela sempre più orientata all’acquisto di prodotti di qualità e di comprovata sicurezza, anche in saldo. L’aver iniziato i saldi nella giornata di sabato anziché di lunedì – aggiunge Zattini - ha consentito di utilizzare appieno tutto il week end e il ponte della Befana,  valorizzando al meglio  la grande frequentazione,  da parte del pubblico, dei nostri centri storici, e provocando un effetto positivo sullo shopping”.

In base alle dichiarazioni degli intervistati, le vendite di questi primi giorni di saldi hanno interessato principalmente il settore dell’abbigliamento, in particolare femminile. Gli operatori riferiscono inoltre un lieve incremento delle vendite per le calzature e l’abbigliamento maschile. L’arrivo del primo vero freddo della stagione ha favorito in particolare la vendita di capospalla come cappotti e piumini. Confermata la tendenza ad acquistare capi “di qualità”, in prevalenza necessari e di uso quotidiano, acquisti che erano stati consapevolmente rimandati nel periodo natalizio.

Sempre dalla rilevazione, la percentuale di sconto proposta dai negozi si attesta su una media locale del  35%, con picchi in città che arrivano in alcuni casi al 65-70%. Lo scontrino medio si attesta finora tra gli 80 e i 90 euro, anche se per stimare il valore della spesa media del periodo si dovrà attendere la fine dei saldi, trattandosi ancora dei primi giorni di acquisti. “Si percepisce entusiasmo da parte della clientela – afferma Zattini - che torna a fare acquisti, confermando così l’interesse dei consumatori per questo tipo di vendita. Complici le giornate soleggiate  e grazie alle iniziative di informazione e comunicazione sulla partenza anticipata dei saldi attivate dalla nostra associazione  e dagli esercizi commerciali, lo shopping di questi primi giorni ha fatto registrare segnali tendenzialmente positivi, soprattutto per l’abbigliamento. L’inizio per ora è confortante, ma aspettiamo la fine dei saldi per fare bilanci”.

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