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Economia

"No ai licenziamenti": sciopero nazionale di tutti i lavoratori Fedex e Tnt

Nel territorio forlivese sono presenti due realtà, una Fedex in Via Campo dei Fiori, e una TNT in Via Aldrovandi

L’assemblea nazionale dei delegati, effettuata il 4 maggio su proposta delle segreterie nazionali, ha deciso di avviare la mobilitazione ed una serie di iniziative di lotta sindacale chiamando tutte le lavoratrici ed i lavoratori delle due Aziende a partecipare allo sciopero nazionale che si svolgerà il 17 maggio per l’intera giornata, altre iniziative sono state previste per il 31 maggio ed il 1 giugno. Nel territorio forlivese sono presenti due realtà, una Fedex in Via Campo dei Fiori, e una TNT in Via Aldrovandi.

"Ci sono voluti due anni dall’acquisizione di Tnt da parte di Fedex per approntare un piano di integrazione che come prima azione porterà ad ulteriori licenziamenti, in ragione del modello produttivo scelto e mirato all’esternalizzazione delle attività centrali della produzione dei servizi di distribuzione delle merci da Fedex a Tnt, che a sua volta appalta a soggetti che sono risultati poco affidabili, molto spesso di dubbia provenienza, Altro che sinergie di Gruppo …. Siamo alla svendita dei diritti dei lavoratori, della loro professionalità e della qualità del servizio di cui, per tanto tempo, Fedex si è fregiata facendone un vanto del proprio modello" si legge in una nota del sindacato Film Cgil Forlì-Cesena.

"Il management, la cui irresponsabilità è conclamata, si è inventata una integrazione societaria nell'ottusa ottica di tagliare i costi, così abbassando inevitabilmente il livello di qualità dei servizi offerti, espellendo tutti i lavoratori operativi, disfarsi del Know-How aziendale, esclusivamente per aumentare i profitti. È del tutto evidente che chiudere 24 filiali su 34, senza aprire nessun confronto con le RSA ed il sindacato, significa che la prospettiva futura per le restanti è segnata dalla chiusura, al pari dei trasferimenti selvaggi che si traducono in altrettanti licenziamenti. È singolare che dopo due anni di studio sul processo di integrazione le Aziende si apprestino ad espellere i propri dipendenti provocando una netta frattura sociale irreparabile. Nelle giornate del 14,15 e 16 maggio si terranno nuove assemblee per contrastare il disegno del management volto solo a ridurre il costo personale".

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