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Sit in dei dipendenti della Camera di Commercio: una delegazione ricevuta in Prefettura

Il documento espone l'attuale situazione delle Camere di Commercio e le problematiche derivanti dalle recenti disposizioni e proposte normative, nonché il ruolo centrale che esse assumono nell'economia del Paese

Si è svolta mercoledì la manifestazione dei dipendenti della Camera di Commercio di Forlì-Cesena, in concomitanza con la giornata di mobilitazione nazionale del sistema camerale italiano. Il personale della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e della sua azienda speciale Cise, congiuntamente alle sigle sindacali territoriali di categoria, si è riunito in assemblea dove i presenti hanno sottoscritto un documento da presentare al Prefetto di Forlì.

Il documento espone l’attuale situazione delle Camere di Commercio e le problematiche derivanti dalle recenti disposizioni e proposte normative, nonché il ruolo centrale che esse assumono nell’economia del Paese. Tutti i dipendenti si sono recati davanti alla Prefettura in un sit-in, mentre una delegazione dei loro rappresentanti è stata ricevuta dal vice Prefetto, Massa. Il documento e i suoi allegati sono stati presentati al rappresentante del Governo il quale ha comunicato che trasmetterà tutta la documentazione in esame al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministero dello Sviluppo Economico.

Sit in dei dipendenti della Camera di Commercio (foto di Alessandra Salieri)

CISL - «Oggi siamo a fianco dei lavoratori delle Camere di commercio e delle aziende speciali del nostro territorio romagnolo che hanno manifesto a Forlì, Ravenna, Rimini come a Roma contro una riforma che attraverso un taglio lineare del 50% dei diritti camerali rischia di scaricare prima sui lavoratori e poi nei servizi oggi offerti da questi enti un prezzo alto, non valorizzando le competenze professionali costruite nel tempo e tagliando servizi camerali importanti per il territorio e le imprese – dichiara Massimo Fossati, segretario generale Cisl Romagna –. Tutto ciò per la fretta di realizzare una riforma del sistema istituzionale e degli enti camerali tesa più al risparmio che alla riorganizzazione di questo sistema, senza avere chiare le conseguenze sul personale e i negativi effetti che tale scelta avrà sui servizi camerali oggi offerti sul territorio».

«Siamo convinti che questo modo di procedere sia sbagliato, che serva una riforma complessiva dentro una cornice definita – prosegue Fossati –. Non ci convince una idea di riforma della rete istituzionale locale, fatta per segmenti; ieri i tribunali, oggi le camere di commercio. Serve ripristinare un progetto più ordinato e definito che sappia attraverso il dialogo riorganizzare anche il sistema camerale, valorizzando le diverse e positive esperienze presenti nei diversi territori della nostra regione. Per raggiungere questo obiettivo chiediamo ai Prefetti e ai Parlamentari della Romagna di impegnarsi con noi per modificare queste norme, disponibili da subito a confrontarci nel territorio nel merito di questi provvedimenti».

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