rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Commercio

La fotografia del commercio forlivese: calano i negozi di giocattoli, cresce il numero di bar in centro

Ecco la fotografia di Forlì, scattata dall'analisi dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici

Calano le imprese in città e a soffrire sono i commercianti al dettaglio mentre tengono le attività turistico ricettive che in centro storico aumentano. È questa la fotografia di Forlì, scattata dall'analisi dell’Osservatorio sulla demografia d’impresa nelle città italiane e nei centri storici, basata sui dati del Centro studi delle Camere di commercio comparando i dati registrati a giugno 2022 con quelli del 2019. Segno negativo del commercio al dettaglio sia per le attività del centro storico che per quelle più periferiche che passano congiuntamente dalle 1033 unità alle 1016.

Dal focus emerge una progressiva diminuzione di attività nel cuore di Forlì che soddisfano esigenze di consumo tradizionali quali abbigliamento, calzature, libri, giocattoli: sono ben 11 le serrande abbassate in centro passando dalle 234 del 2019 alle 223 dello scorso anno. Rimane pressoché invariato il numero di analoghi negozi fuori dalle mura cittadine per i quali si registra una sola unità di differenza tra i due anni (da 101 a 100). Gli esercenti specializzati nella vendita di prodotti per uso domestico, come ad esempio tessili, ferramenta, vendita di mobili per la casa, sono diminuiti nel centro storico passando da 57 a 51, contrazione che viene compensata fuori dalle mura cittadine dove i negozi sono aumentati da 43 a 50.

Segno positivo, invece, per tabacchi, farmacie e commercio al dettaglio ambulante. Tengono, poi, le attività legate alla ristorazione ovvero alberghi, bar e ristoranti il cui numero complessivo rimane invariato (510 le unità nel 2019, 509 quelle del 2022) ma si registra una crescita significativa del numero di bar in centro storico che passano da 138 esercizi a 144. In crescita le strutture ricettive (passano da 38 a 43) tra le quali aumentano sia forme di alloggio non tradizionali, come B&B o appartamenti per soggiorni brevi (passando da 23 a 26), ma anche gli alberghi tradizionali (+2 unità).

Nel centro storico di Forlì si è passati dalle 658 imprese commerciali del 2019 alle 646 del 2022 (-1,8%). Contrazione anche fuori dal centro storico: 375 attività del commercio nel 2019, 370 nel 2021. Positivo l’andamento delle attività turistico ricettive: nel centro storico bar, ristoranti e alberghi erano 334 nel 2019, 343 nel 2022 (+2,6%). Fuori dal centro storico trend opposto: 176 imprese del comparto ricettività-ristorazione nel 2019, 166 nel 2021 (-5,6%). Per il commercio, il conto è molto più salato se il confronto avviene con i dati del 2012, prima edizione dell’Osservatorio sulla demografia delle imprese di Confcommercio. Rispetto al 2019 le imprese commerciali del centro storico di Forlì hanno avuto un crollo del 15,3%; mentre fuori del centro storico sono calate del 18,5%. In controtendenza il comparto ricettività ristorazione. Nel centro storico forlivese, nello stesso periodo, queste attività sono aumentate del 13,2%; fuori del centro storico il segno è negativo, -16,5%.

“L’indagine - afferma il direttore di Confcommercio di Forlì, Alberto Zattini - fornisce spunti di riflessione molto interessanti dimostrando che il cuore imprenditoriale di Forlì, nonostante le difficoltà, batte e vuole riprendersi il suo ruolo naturale di motore di sviluppo del territorio. Per questo è di fondamentale importanza prevedere politiche di sostegno alle piccole e medie imprese affinché, le vie costellate da serrande abbassate, tornino a vivere generando ossigeno per il commercio di vicinato e attirando investimenti. Il centro storico rappresenta la nostra identità collettiva, sarebbe un delitto non valorizzarlo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La fotografia del commercio forlivese: calano i negozi di giocattoli, cresce il numero di bar in centro

ForlìToday è in caricamento